Una nuova storia a lieto fine quella che arriva dal San Camillo di Roma, con uno speciale protagonista a quattro zampe, Juan Carlos, che vedete nelle foto assieme all’altro protagonista di questa storia, Augusto, e allo staff dell’Azienda Ospedaliera.
“Dovete sapere che oltre ai metodi tradizionali disponibili in medicina, oltre alle tecnologie avanzate e molecole di nuova evoluzione, esiste un rimedio semplice, gratuito e di grande impatto: l’empatia. – Scrivono dal San Camillo – Augusto ormai è stato dimesso qualche settimana fa e ora è a casa. La sua storia ci ha colpiti e vogliamo raccontarvi come abbiamo gestito un caso complesso come il suo. Augusto arriva in condizioni critiche al Pronto Soccorso del San Camillo Forlanini, dopo un grave incidente stradale. Augusto riprende rapidamente controllo delle sue funzioni vitali. Al personale della Medicina d’urgenza, dove prosegue l’osservazione clinica dopo l’incidente, i familiari esprimono subito il desiderio di Augusto: “è possibile far entrare i cani in reparto?”. Il nostro personale si attiva per soddisfare la richiesta. Juan Carlos, all’inizio titubante alla vista del suo padrone in sedia a rotelle, precauzionalmente per via del trauma subito, non ha impiegato molto a riconoscere Augusto e a rimediare al dolore come solo lui sa fare. Festoso e scodinzolante ha riportato immediatamente il sorriso ad Augusto e alla sua famiglia”.
“Augusto viene accompagnato in reparto con il suo amico seduto sulle ginocchia, per poi salutarlo con la promessa di una grande passeggiata una volta dimesso. Grazie a Juan Carlos e Augusto, anche al San Camillo si è constatato quanto l’affetto tra uomo e animale possa fare la differenza per il paziente, per la famiglia e per il personale sanitario. – Raccontano ancora dal Forlanini – L’ingresso degli animali nelle strutture sanitarie pubbliche e private è oggetto di continuo aggiornamento, discussione, accordo e regolamentazione Nazionale e Regionale. Tutto ciò che ruota attorno all’accordo tra Governo, Stato, Regioni e Province, verte verso una conoscenza e sensibilizzazione all’impiego degli animali da compagnia, periodicamente seguiti da personale medico veterinario e adeguatamente educati verso un binomio efficace conduttore animale attraverso frequenza di specifico corso, per l’impiego verso cui destinato, mai ogni giorno uguale.
Attraverso studi, revisioni letterarie, metodi di inserimento in vasti campi di applicazione, evidenze scientifiche stanno dimostrando che l’impiego degli animali in vari ambiti terapeutici determina una efficace compliance ai processi di cura, alla rapidità di guarigione e al miglioramento dello stato emotivo. Buona vita a Juan Carlos e al suo umano Augusto per tutte le prossime avventure che affronteranno insieme”. – Concludono dal San Camillo. Una storia a lieto fine che può essere da esempio per altre strutture ospedaliere.