“Il fascino suggestivo dell’Area Archeologica di Caposele, una finestra unica a due passi dal nostro splendido Golfo, ribattezzato ‘Lo Stadio del Vento’, ha confermato il trend positivo degli ultimi anni e il successo delle serate legate ai festival, ormai consolidati e dalla lunga tradizione come il Jazzflirt e il Teatro Classico, che hanno sempre registrato il tutto esaurito. Un motivo di orgoglio e di grande soddisfazione per l’amministrazione, che crede fortemente nella crescita culturale e turistica del territorio, due comparti strategici per valorizzare e promuovere il nome della nostra Formia anche nel mondo esterno. È giusto e doveroso complimentarmi con tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione delle due rassegne, e in particolare con i miei concittadini e i moltissimi ospiti venuti qui: tutto ha reso questo momento dell’anno ancor più bello, perché, come spesso sottolineo, la cooperazione innalza mentalmente la nostra bella città”.
Il sindaco Gianluca Taddeo ha plaudito la perfetta riuscita della prima parte della kermesse “Formia@live, che per un mese ha attirato l’attenzione di un pubblico attento e partecipativo, che ha risposto sempre presente nella fase iniziale degli eventi estivi 2024. Il lavoro di programmazione messo in piedi dall’Assessorato alla Cultura, con il contributo della Regione Lazio, è stato premiato dai numeri. Due cavalli di battaglia, uno maggiorenne, il Jazzflirt Festival, che quest’anno ha toccato la XX edizione, e l’altro, il Teatro Classico, arrivato alla IX edizione, un vero punto di riferimento per la sua particolarità.
Il percorso di avvicinamento del Jazzflirt era iniziato alla Corte comunale con un “Pre-festival” prodotto dal Comune e curato dall’associazione Jazzflirt con una mostra fotografica, che ha dato il là poi alla musica con il concerto degli “Illogic Trio”, l’intrigante progetto artistico di tre musicisti salernitani, proseguito con il pluripremiato sassofonista Roberto Ottaviano, che con il suo quintetto “Eternal Love” ha omaggiato la cultura africana e infine l’esibizione della compagine locale “Tetrad 4ET“, composta da quattro musicisti di diversa estrazione. Il Festival vero e proprio si è poi spostato nell’Area Archeologica di Caposele con il concerto di “Karima & Walter Ricci”, protagonisti di un suggestivo omaggio alla grande musica italiana degli anni ‘50 e ’60: un duetto inedito, piano e voce, che ha lasciato successivamente spazio ad un trio tutto al femminile capitanato dalle musiciste Elisabetta Serio, Letizia Gambi e Giovanna Famulari, accompagnate da contrabbasso e batteria. Da brividi è stata l’esibizione al piano del maestro Danilo Rea, che ha trascinato il pubblico con il suo talento a due mani mixando jazz, pop e musica classica, alternando con la sua impagabile maestria i brani più celebri della musica italiana e internazionale.
Il Jazzflirt Festival si è archiviato in grande stile sabato 3 agosto al Piazzale Caposele con lo spettacolo della cantante Tosca, eclettica artista che collabora con grandi artisti della musica italiana e internazionale: con Ron vinse il Festival di Sanremo nel 1996. Ha al suo attivo nove dischi in studio e tredici tra live e album teatrali e il suo tour “La Bella Estate” racchiude tutto il calore e l’energia che sprigiona sul palco, portando in scena brani già conosciuti accanto a novità e l’atteso evento formiano, il primo che si è tenuto all’Arena Cicerone, ha attirato 550 spettatori. Numeri rilevanti che testimoniano l’interesse e l’affezione di un pubblico appassionato e caloroso.
In contemporanea, sempre nello scenario dell’Area Archeologica di Caposele (luogo che quest’anno è stato ampliato a quasi 300 posti a sedere) si è concluso il prestigioso festival del teatro classico, diretto da Vincenzo Zingaro – nel 2023 premiato alla Camera dei Deputati come “eccellenza nazionale” per la sua trentennale attività dedicata al teatro classico – e curato dall’Associazione Castalia, in collaborazione con il Teatro Arcobaleno,di Roma (Centro Stabile del Classico), che ha miscelato il teatro romano e greco, tragedia e commedia, portando una piccola grande novità. Uno dei sei spettacoli in programma, “L’Orlando furioso”, tratto dal capolavoro di Ludovico Ariosto, si è soffermato su un epos altrettanto avvincente e ricco di suggestione, quello del poema cavalleresco, ampliando il “classico” ed estendendolo a tutte le grandi opere drammaturgiche e letterarie, nel passaggio dall’antichità all’epoca moderna.
Gli altri appuntamenti hanno regalato intense emozioni e apprezzate recensioni dello spettatore coinvolto a pieno titolo dall’ambientazione. Dal capolavoro di Aristofane, “La Pace”, scritta nel pieno della guerra del Peloponneso tra Atene e Sparta, a “Gli Spartani”, dove potere, amore, appartenenza, i pregiudizi sulle donne di potere, il contrasto generazionale rappresentano gli ingredienti di un ordigno drammaturgico esplosivo, di un testo contemporaneo pensato e scritto alla maniera dei tragici greci, a Pseudolus (“Il Bugiardo”), spassosa commedia partorita dal genio comico di Tito Maccio Plauto; a “L’Avaro di Plauto”, fino all’”Asino d’Oro”, romanzo di formazione tra i capolavori assoluti della letteratura latina.
Due affermate rassegne che vantano una lunga tradizione e il calendario promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Formia certifica una proposta di per sé molto conosciuta e apprezzata, che ogni estate cresce sempre più di livello e raggiunge un’elevata potenzialità, riconosciuta dalle tante persone che assistono agli spettacoli. “È giusto e doveroso ringraziare gli organizzatori dei due Festival, che hanno avuto il merito di attirare persone di ogni età e generazione, offrendo occasioni di svago e socialità all’intera comunità ed ai visitatori venuti da fuori – ha commentato l’Assessore alla Cultura, Luigia Bonelli – La miscela che ha coniugato arte, cultura e musica ha avuto un fine prioritario e una cassa di risonanza mediatica notevole nell’ottica di una crescita collettiva, con l’obiettivo di migliorare l’immagine di Formia che vanta ricchezze e patrimoni storici, archeologici e naturalistici invidiabili”.
L’indovinato format di Formi@live si concluderà con due eventi. Il primo si terrà mercoledì 7 agosto (ore 21:15) con “Cosa sarà”, il concerto-omaggio a due tra le voci più geniali e amate della musica italiana: Lucio Dalla e Lucio Battisti. Il progetto di promozione della canzone d’autore parte da Napoli. Protagonista la Marco Francini Band, formazione composta da musicisti di spessore: Marco Francini (voce e chitarra), Tonia Cataldo (voce), Nina Cioffi (voce), Marco Di Palo (basso e violoncello), Roberto Trenca (chitarra e plettri), Marcello Massa (piano), Carlo Di Gennaro (batteria). Ospite: Massimo Curcio (voce e chitarra). Alcuni dei brani che saranno eseguiti: “La casa in riva al mare”, “Piazza grande”, “Caruso”, “Come è profondo il mare”, “Il mio canto libero”, “E penso a te”, “Un’avventura”, “Eppur mi son scordato di te”, “Ma cosa fanno i marinai”, “L’anno che verrà”, “Con il nastro rosa”.
L’ultimo appuntamento è in programma domenica 11 agosto (21.15) con un interessante progetto artistico che fonde musica, danza e teatro lungo l’asse tra Italia, Spagna e Argentina. “Malvarosa” è un dialogo tra linguaggi, popoli e culture che parte dalla tradizione della canzone napoletana per incontrare il flamenco e il tango argentino, integrandoli in un’originale contaminazione di stili. L’ensemble musicale è un quintetto di musicisti polistrumentisti costituito da pianoforte, violoncello, due chitarre, violino, oud arabo, batteria, percussioni e due voci. Sul palco quattro ballerini, due coppie di tango e flamenco. Le musiche (composizioni originali e arrangiamenti di Salvo Russo) rappresentano l’essenza di una contaminazione che sfoglia pagine antiche e le veste di nuovo, dando vita a sonorità originali ma sempre rispettose della tradizione.