Un vero e proprio terremoto quello che si è abbattuto sull’Università di Cassino e che è scaturito dall’esecuzione di due misure cautelari agli arresti domiciliari a carico di altrettanti docenti e di una a carico del titolare di una scuola di formazione privata con sede a Sora. Come riporta la collega Angela Nicoletti su FrosinoneNews.eu, l’indagine, denominata ‘Luna Viola’, coordinata dalla procura della Repubblica di Cassino, è stata portata avanti dai finanzieri che per mesi hanno indagato sullo svolgimento del concorso TFA. I sodali avrebbero favorito l’accesso al corso per l’ammissione ai “percorsi di formazione per conseguire la specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità” – il cosiddetto “TFA” – in relazione al concorso bandito per l’anno 2022/2023 dall’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. A finire agli arresti sono stati il presidente del corso di scienze umane, il professor Giovanni Arduini e la moglie Diletta Chiusaroli, anch’essa componente della commissione di valutazione del concorso. Ai domiciliari anche il titolare della scuola privata di Sora: Giancarlo Baglione. In base a quanto accertato dai militari del colonnello Francesco Papale, comandante del gruppo, i tre avrebbero dato vita, unitamente ad altri soggetti, ad una associazione a delinquere finalizzata alla corruzione: chiedevano in cambio dell’esito positivo del concorso 15.000 euro ripartiti in tre tranche da 5.000 euro, nell’imminenza di ciascuna delle tre fasi concorsuali.
Ventisette le persone complessivamente indagate a piedi libero, tra cui gli aspiranti concorrenti, e tra queste anche l’ex presidente del consiglio comunale di Cassino, Massimiliano Mignanelli, dipendente dell’Università e direttore del concorso che, secondo la ricostruzione delle Fiamme Gialle, avrebbe avuto un ruolo di rilievo nel sistema corruttivo. A finire agli arresti domiciliari sono stati i professori dell’Unicas Giovanni Arduini e Diletta Chiusaroli. Un’altra misura cautelare è scattata invece nei confronti di Giancarlo Baglione, titolare dell’istituto di formazione “Cervantes” con sede a Sora. Tra gli indagati l’ex consigliere comunale di Cassino Massimiliano Mignanelli, dipendente dell’Unicas e due donne pontine: una sindacalista della Cisl di Latina e sua cognata che, secondo l’accusa, avrebbe voluto consegnare 4mila euro a Baglione per superare l’esame (che andò male). Uno scambio che alla fine non si concretizzò proprio perché la sindacalista si fece riconsegnare il denaro. Arduini e Chiusaroli (assisti dall’avvocato Ivano Nardozi) unitamente a Giancarlo Baglione, nella giornata di venerdì saranno interrogati dal Gip mentre lunedì toccherà a Massimiliano Mignanelli difeso dall’avvocato Sandro Salera.