“È stato un Consiglio lungo e sfibrante durato nove ore consecutive per trattare 13 punti importanti per la vita dell’Ente comunale ma anche il primo Consiglio che ha visto un confronto politico tra la maggioranza e minoranza chiaro e netto”. Sono le parole con le quali il consigliere comunale di Terracina Fabrizio Di Sauro descrive l’ultimo Consiglio comunale che si è tenuto lo scorso 28 luglio e con le quali cerca di tracciare il bilancio di una seduta in cui, seppur con toni reciprocamente rispettosi e a seguito di dibattimenti articolati e partecipati, l’esito conclusivo di ogni punto trattato ha visto sempre i due schieramenti, le forze della maggioranza e le forze della minoranza, nettamente contrapposti.
Infatti nel corso dell’ultima riunione del Consiglio Comunale di Terracina, fatta eccezione per il solo punto riguardante l’approvazione del nuovo regolamento di ‘Organizzazione del Servizio di Refezione scolastica’ che ha visto un voto favorevole unanime anche in considerazione dell’effettivo beneficio che questo provvedimento comporterà per le famiglie e per i bambini in età scolare, su tutti gli altri la maggioranza di governo ha votato in un modo e la minoranza all’opposizione in un altro. Due mozioni sono state presentate dalla minoranza: una sul tema della cessione delle quote del socio privato di Acqualatina, sottoscritta da Di Sauro, Chiumera e Cervelloni, l’altra sul tema della viabilità e parcheggi al Centro storico, sottoscritta da tutta la minoranza. Entrambe respinte con il voto contrario di tutta la maggioranza. “Il confronto sulla proposta presentata dal Sindaco sulle ‘Linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti nel corso del mandato’ è stato intenso – spiega Di Sauro – con posizioni chiaramente contrapposte e divergenti ma in uno scambio vero tra visioni della città, idee per migliorarla, modalità per realizzarle. La maggioranza guidata da Francesco Giannetti ha presentato un programma di governo focalizzato sulle problematiche contingenti e su una lunga serie di interventi di manutenzioni, di riparazioni, di ripristini. Un programma di attività necessarie, con ‘i piedi per terra’ come lo ha definito lo stesso Sindaco. La minoranza ha sottolineato il decennale continuum nelle proposte di centro destra di tanti punti della programmazione, così come la mancanza di una visione sui problemi di sviluppo sostenibile, di tutela ambientale, di valorizzazione del Patrimonio culturale, di efficientamento dei servizi pubblici, di miglioramento della qualità della vita della città”.
Si è così continuato su tutti gli altri punti riguardanti il ‘regolamento per la definizione agevolata delle ingiunzioni fiscali e degli accertamenti esecutivi’, il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e la proposta della Giunta di variazione di bilancio. Dibattito intenso anche sul punto del Consiglio comunale in seduta ordinaria riguardante l’assestamento di Bilancio in cui si sono ridefinite le posizioni in campo con la maggioranza favorevole e coesa e la minoranza contraria e altrettanto coesa. “E questa è probabilmente la più importante novità dell’avvio di questa consiliatura che segna il pieno ripristino del meccanismo democratico fatto da forze di governo che si muovono su idee e su scelte che sono legittime e, dunque, democratiche e forze di opposizione che non si sottraggono ad un confronto duro e chiaro nel merito delle questioni ma nel rispetto di un reciproco riconoscimento. Questo potrebbe essere davvero l’inizio di una nuova era per la città di Terracina, che ne avrebbe un gran bisogno, in cui una classe politica adeguata fatta da persone responsabili, si impegna e concorre per realizzare idee adeguate al bene della città e dei suoi cittadini. Una piccola brezza verso questa direzione la si percepisce e vedremo, con il tempo, se si affievolirà oppure se diventerà un vento portante al cambiamento”.