Il consiglio comunale che avrebbe dovuto discutere di isola pedonale e dei debiti ancora pendenti nei confronti della Latina Ambiente è stato rinviato a fine mese. I gruppi di opposizione parlano di «un atteggiamento che genera amarezza e denota un preoccupante distacco della massima istituzione cittadina da problematiche urgenti che riguardano il territorio».
La convocazione dell’assise sui due punti era stata richiesta della minoranza dopo reiterati ma vani tentativi di portare i due temi nelle commissioni competenti. «Grave che il Consiglio sia stato convocato sapendo che il dibattito non avrebbe potuto andare oltre una certa ora per via di un impegno degli esponenti della maggioranza» sottolineano i consiglieri di Lbc, M5S, Per Latina 2023 e Pd. «I colleghi del centrodestra sono arrivati in aula consapevoli di non poter dedicare ai temi la trattazione che avrebbero meritato. Ma erano argomenti richiamati dall’opposizione, evidentemente ritenuti per questo meno rilevanti e sacrificabili. Poco è importato che in aula ci fossero tanti cittadini e cittadine, venuti apposta per ascoltare la discussione».
Dure le critiche dei consiglieri di opposizione. Maria Grazia Ciolfi (M5S): «Consiglio iniziato con più di un’ora di ritardo e alla proposta di invertire l’ordine del giorno, per poter discutere prima di isola pedonale e Latina Ambiente, la maggioranza ha votato contro dopo un’altra ora di sospensione per mettersi d’accordo. Di fatto anche questa volta alla minoranza è stato messo il bavaglio: la seduta di Consiglio Comunale rimandata, era stata convocata proprio per trattare questi due punti».
Il gruppo consiliare del Partito democratico ritiene l’azione della maggioranza irrispettosa dell’assise comunale. «Il centrodestra conferma un modus operandi di governo unilaterale, tanto più da anticipare la trattazione di un punto all’odg con una conferenza stampa scientemente convocata il giorno prima del Consiglio, al solo fine di bruciare l’argomento. È inaccettabile».
Gli esponenti di Latina Bene Comune sottolineano il ricorrente pressapochismo nella conduzione dell’azione di governo. «Ormai è prassi consolidata di questa maggioranza ricorrere a sospensioni, ritardi o ad altri “mezzucci” per evitare un normale confronto democratico in aula. Non ultima la decisione di programmare Question Time e Consiglio nello stesso giorno, consapevoli che il primo avrebbe avuto in agenda sette interrogazioni e il secondo due punti importanti all’odg ai quali è stata preposta strategicamente la trattazione dei print con dieci emendamenti, che non ha permesso la discussione di isola pedonale e Latina Ambiente».
Per Latina 2032 l’origine dei mali è la mancata convocazione delle commissioni competenti sui punti richiesti. «Tutto questo si sarebbe evitato se alle reiterate richieste di convocazione delle commissioni consiliari si fosse dato seguito. Siamo stati costretti, invece, a chiedere la convocazione di una seduta ad hoc che la maggioranza ha pensato bene di organizzare essendo a conoscenza di impegni concomitanti, dunque sapendo che il tempo per la discussione non ci sarebbe stato. Una grave mancanza di rispetto, soprattutto verso la cittadinanza».
«Ci saremmo aspettati un atteggiamento più rispettoso delle Istituzioni nella loro complessità. Perché le Istituzioni non sono rappresentate solo dalla maggioranza dei Consiglieri o dalla giunta. Ci saremmo aspettati un atteggiamento più rispettoso del Consiglio Comunale, organo supremo che non può essere condizionato dagli appuntamenti di uno o due consiglieri, più rispettoso nei confronti dei Consiglieri stessi, che rappresentano i cittadini tutti e altro non volevano che discutere e ragionare insieme per il futuro della città. Ne parleremo comunque il 26 marzo – conclude l’opposizione – consapevoli che una città che vuole essere Capitale della Cultura deve anche necessariamente maturare la sua cultura democratica, fondata sul dialogo e sul rispetto di ogni posizione».