Un dialogo dal carcere e sul carcere, che vuole fare luce sull’aspetto umano dell’esperienza detentiva e sulla necessità di approcciarsi ai temi della pena e dell’esecuzione penale, nel solco tracciato dalla nostra Costituzione. Padre Vittorio Trani è uno nome molto conosciuto nella Capitale. Sacerdote francescano conventuale, è cappellano penitenziario dal 1972 e dal 1978 svolge questa funzione nella Casa Circondariale Regina Coeli, nel cuore di Roma (è anche padre spirituale della S.S. Lazio). Da ormai cinquant’anni, è un vero e proprio testimone vivente delle trasformazioni avvenute – e di quelle mancate – in un mondo, quello del carcere, che per tanti resta, purtroppo, un luogo ancora misterioso.
Scopo del libro – conversazione appassionata e appassionante fra padre Vittorio e due giornalisti che svolgono da anni attività di volontariato nel sistema penitenziario – è fare luce sull’aspetto umano dell’esperienza detentiva e sulla necessità, che impegna tutti, nessuno escluso, di approcciarsi ai temi della pena e dell’esecuzione penale, nel solco tracciato dalla nostra Carta Costituzionale.
Un dialogo dal carcere e sul carcere scritto attraverso l’incontro quotidiano con le persone recluse e con le loro storie intrise di sofferente umanità. Attraverso queste storie, attraverso i ricordi di fatti apparentemente insignificanti e di eventi epocali, padre Vittorio s’interroga e interroga il lettore sulle tante questioni che il mondo “carcere” richiama: il senso della pena, la funzione della pastorale carceraria, l’importanza delle misure alternative, la fede e la religione tra le sbarre, il valore del volontariato, i diritti dei carcerati, la cura verso chi esce dal carcere.
Dialogheranno con l’autore il Dott. Stefano Anastasia, Garante dei Detenuti del Lazio e Presidente dell’Associazione Antigone (che da oltre 30 anni si occupa di carcere, giustizia, diritti umani e prevenzione della tortura), l’Avv. Maurizio Forte Presidente della Camera Penale di Latina sempre attento alle tematiche relative alle condizioni dei detenuti e Stefano Vanzini in rappresentanza dell’Associazione pontina “Parliamo di carcere” che ha portato nel dibattito politico e sociale della città il tema della vita in detenzione.
L’incontro è organizzato dall’associazione Articolo 21 in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani.