Introdurre il salario minimo garantito per legge, rinnovo dei Contratti nazionali per garantire adeguati aumenti di stipendi ai lavoratori, trovare nuovi schemi contrattuali che vadano oltre il livello nazionale, più agibili e flessibili sul piano territoriale o aziendale, creare un ammortizzatore sociale unico plurisettoriale per tutti i lavoratori e per tutte le imprese, ridurre il cuneo fiscale e adeguamento del testo unico sulla sicurezza. Sono questi gli obiettivi e le rivendicazioni che il Sindacato Nazionale CLAS intende portare avanti nelle dovute sedi istituzionali, secondo quanto emerso nelle due riunioni del Consiglio Generale, che si sono tenute nei giorni scorsi a Roma e Latina.
Nella sua relazione il Segretario Generale, Davide Favero, ha sottolineato come l’emergenza sanitaria, prima, e la guerra in Ucraina e la crisi energetica in corso, stanno avendo effetti devastanti sull’economia italiana e sui livelli occupazionali. “Per il Sindacato CLAS – ha detto Favero – è indispensabile strutturare un impianto di riforme utili per arginare la crisi e allo stesso tempo riavviare l’economia e il lavoro, come l’introduzione del salario minimo garantito per legge, presente su 22 dei 27 Paesi europei, integrato da una consistente decontribuzione, probabilmente riporterebbe il costo del lavoro a livelli sostenibili utile a rilanciare l’economia e l’occupazione nel nostro Paese. Quindi il rinnovo dei CCNL, che ad oggi in Italia risultano essere l’unico strumento che disciplina gli aumenti degli stipendi dei lavoratori e che in alcuni settori e comparti sono fermi da più di 6 anni. Necessaria anche una nuova riforma pensionistica e promuovere interventi sulle politiche attive, formazione e riqualificazione.
E’ una società stolta e miope quella che induce gli anziani a lavorare troppo a lungo e obbliga una intera generazione di giovani a non lavorare quando dovrebbero farlo per loro e per tutti. Occorre un nuovo patto sociale, che riduca il tempo di lavoro di chi è nell’ultima stagione lavorativa, per permettere ai giovani di inserirsi più agevolmente nel mondo del lavoro”. “Per il Sindacato CLAS la sicurezza non deve essere solo un costo ma un valore aggiunto, per questo dobbiamo adeguare il testo unico sulla sicurezza – ha detto ancora Favero – Allarmante è inoltre anche la situazione lavorativa che riguarda la giungla degli appalti. Lavoratori e lavoratrici sfruttati per contratto, pagati poco più di 5 euro all’ora, ore non pagate, straordinari non retribuiti, ferie e permessi non goduti, stage mascherati, interinali, soci lavoratori, sono condizioni inaccettabili. Su tutti questi aspetti sollevati continueremo a lavorare perché per noi rappresentano una leva importante per far crescere la produttività, l’occupazione e le retribuzioni dei lavoratori”, ha concluso Favero.