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De Meo (FI-PPE): “Riformare sistema di rappresentanza degli italiani all’estero per far fronte alle nuove sfide”

"Oggi più che mai, anche alla luce dell’accesso dibattito sulla cittadinanza, è indispensabile avviare un processo di riforma"

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“Spero che l’appuntamento fra membri CGIE della Commissione continentale Europa e Africa del Nord e parlamentari europei e italiani sia solo il primo di una lunga serie, anche in ragione delle nuove sfide che l’Europa sta affrontando nelle quali tutti gli italiani, anche quelli che vivono nel mondo, devono essere coinvolti”, così in una nota l’europarlamentare di Forza Italia Salvatore De Meo, Presidente della Delegazione Ue per i rapporti con la Nato.

“Non condivido – prosegue – che gli italiani fuori dall’UE non possano votare per i rappresentanti al Parlamento europeo, né che alle elezioni politiche in Italia esista il listino bloccato mentre all’estero, su collegi che interessano interi continenti, i candidati vengono eletti con le preferenze, con episodi di voto per corrispondenza poco chiari”.

“Il sistema di rappresentanza degli italiani all’estero – aggiunge De Meo – va riformato: 8 deputati e 4 senatori non bastano per oltre 6 milioni di italiani nel mondo. Inoltre, va rafforzato il ruolo dei COMITES e del CGIE affinché possano essere una vera e propria “cerniera” tra l’Italia e gli italiani all’estero”.

“Oggi più che mai, anche alla luce dell’accesso dibattito sulla cittadinanza, è indispensabile avviare un processo di riforma per dare un riconoscimento concreto al valore degli italiani all’estero, veri “ambasciatori dell’italianità””, conclude.

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