De Meo sulla proposta di cambiare nome al Natale: “Non è inclusione, è discriminazione”

"Questa è una questione complessa che coinvolge dinamiche di inclusione, diversità culturale e libertà di espressione"

«Negli scorsi giorni – dichiara l’eurodeputato Salvatore De Meo – l’Istituto Universitario Europeo (IUE) di Fiesole ha proposto di cambiare il nome alla festa di Natale rimuovendo il riferimento alla parola “Natale” e allargandone il significato per abbracciare le diverse religioni, trasformandola in “Festa d’inverno”.

Questa è una questione complessa che coinvolge dinamiche di inclusione, diversità culturale e libertà di espressione. La decisione di rinominare una festa o di utilizzare un linguaggio inclusivo – continua l’on. De Meo – può essere influenzata da vari fattori, tra cui i principi dell’istituzione, le sensibilità culturali e religiose dei membri della comunità e la volontà di promuovere l’inclusione. Per questo motivo, insieme a alcuni colleghi di Forza Italia – gruppo PPE, abbiamo scritto alla Commissione europea chiedendo di valutare la validità di questa proposta.

In particolare – afferma l’on. De Meo – chiediamo alla Commissione di esaminare se questa decisione sia in linea con gli obiettivi di inclusione etnica e razziale delineati nel piano 2023-2026, nei quali si sottolinea l’importanza di riconoscere e rispettare le diverse osservanze religiose e culturali. Bisogna anche considerare – continua l’on De Meo – il rispetto per la libertà di espressione, compreso il diritto delle persone di celebrare le proprie tradizioni e festività religiose come parte della diversità culturale, poiché questo è un valore universalmente riconosciuto.

È inoltre rilevante notare – sottolinea l’on. De Meo – che la Commissione aveva precedentemente ritirato una comunicazione interna sul linguaggio inclusivo, nella quale la parola “Natale” veniva bandita. Pertanto – conclude l’on. Salvatore De Meo – chiediamo alla Commissione di condurre una valutazione approfondita di queste questioni e, se lo riterrà opportuno, di intervenire presso il presidente dell’IUE in modo formale o informale per esprimere preoccupazioni o raccomandazioni. In ogni caso, ci aspettiamo che la Commissione agisca nel rispetto della sua politica generale di promozione dell’inclusione e del rispetto della diversità culturale». 

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l'intento di offrire al territorio "Una voce oltre la notizia". Nasce dall'esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti!

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Uno sguardo condiviso sul centenario di Latina, al Nicolosi un doppio appuntamento

Domani due talk nella seconda giornata del Common City Fest dove si parlerà del capoluogo pontino e del Lazio con uno sguardo sull'Europa

Classe di soli stranieri, la nota di Fondi in Azione

Gli esponenti del movimento: "Una situazione che si protrae da tempo, non si riesce ad avere visione politica della città"

Mario Abbruzzese nominato nuovo Responsabile Organizzativo Lega Lazio

Il commento dell'assessore regionale Pasquale Ciacciarelli: "Premiata l’esperienza ed il legame con territorio"

Ricci (Per Latina 2032) sugli anziani: “Cresce l’aspettativa di vita ma aumentano le esigenze”

"Già oggi 3,9 milioni di persone vivono nell’impossibilità di svolgere autonomamente attività quotidiane", il commento

Caso Valletta, la replica dell’opposizione: “Non doveva essere in aula, lo dice la legge”

La risposta sul caso del parcheggio a Pantanaccio "Il centrodestra studi meglio il TUEL e i regolamenti comunali"

Valletta (Lega): “Dall’opposizione solo falsità e calunnie”

"La politica è fatta di scambi dialettici e confronti a volte anche accesi, ma mai di retorica, fake news e calunnie"
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -
- Pubblicità -