Home Attualità Denominazione comunale di origine, 19 marchi assegnati alle produzioni di Sermoneta

Denominazione comunale di origine, 19 marchi assegnati alle produzioni di Sermoneta

Cinque i produttori che hanno candidato i loro prodotti, i primi ad ottenere la De.C.O. marchio istituito dall’amministrazione Giovannoli

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Dai prodotti da forno al vino, fino agli amari, la salsiccia e il più tradizionale dei piatti invernali, la polenta. Sono i primi diciannove prodotti di Sermoneta che hanno ottenuto la De.C.O., Denominazione comunale di origine, marchio istituito dall’amministrazione Giovannoli coinvolgendo l’intero consiglio comunale. Cinque i produttori che hanno candidato i loro prodotti, vagliati da una apposita commissione presieduta dall’assessore al commercio Mariangela Screti e composta dai rappresentanti di Slowfood, Coldiretti, Confcommercio e Confartigianato, che ne ha valutato tipicità, materie prime utilizzate e metodo di produzione.
“Valorizzare il nostro patrimonio e la nostra cultura significa anche dare il giusto valore ai prodotti frutto di antiche tradizioni ed è in questo senso che il Comune di Sermoneta ha intenzione di tutelare i prodotti agroalimentari locali e le manifestazioni tipiche”, spiega l’assessore Screti.
I primi marchi di Denominazione comunale di origine sono stati ufficialmente consegnati sabato nell’ambito del weekend dedicato alla Sagra della Polenta, durante il convegno “Sermoneta e il marchio Deco: sapori e tradizioni per un futuro sostenibile” organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con Slowfood. A consegnare i marchi, il sindaco Giuseppina Giovannoli, gli assessori Nicola Minniti e Bruno Bianconi e il consigliere Pierluigi Torelli.
Per quanto riguarda gli amari, il De.C.O. è stato riconosciuto all’amaro Elisir e all’amaro dell’Agro Pontino, entrambi prodotti con 22 diverse erbe ed essenze locali dalla Vi.Pi. Distillati di Vincenzo Piccolo.
Marchio di denominazione comunale di origine per la “Salsiccia di Elia” prodotta da cinque generazioni dalla famiglia Di Mario e dalla macelleria Labella Mara, utilizzata da anni come condimento per la polenta di Sermoneta.
La polenta con sugo di salsiccia è un prodotto della tradizione locale che è stato candidato al riconoscimento De.C.O. dalla stessa amministrazione Giovannoli, riconoscendone una storia di cinque secoli e un radicamento territoriale che si concretizza ogni anno con la Sagra e le Feste della Polenta.
Per quanto riguarda i prodotti da forno, due aziende hanno presentato richiesta del marchio: sono l’azienda agricola biologica Franca Battista per la ciambellina all’olio, il bastoncino alle noci e la crostatina alla visciola, tutti preparati con materia prima di Sermoneta e celebri nella storia perché venivano donati dai monaci cistercensi ai pellegrini della via Francigena; e “I dolci di nonna Maria” che hanno ottenuto il marchio De.C.O. per la crostatina alla visciola, l’amaretto alla visciola, il “pezzetto”, il “giglietto”, la ciambellina al vino e la Serpetta, il biscotto che affonda le radici al 1571 con i festeggiamenti per la vittoria nella battaglia di Lepanto.
Per quanto riguarda i vini, la cantina Montecorvino ha ottenuto la Denominazione comunale di Origine per i vini Ceviano, Petrara, Fiorile, La Casetta, Rapiglio, Barcano e La Rave.
La commissione De.C.O. si riunirà periodicamente per esaminare le domande di riconoscimento che perverranno al Comune. “C’è grande interesse dietro questo riconoscimento, che va a garantire il consumatore e lo stesso produttore – spiega il sindaco Giuseppina Giovannoli – tanto che altri produttori stanno prendendo informazioni per presentare la domanda. Segno del fermento e della vivacità delle nostre produzioni tipiche che meritano di essere riconosciute e tutelate”.  

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