Diritto alla vita contro diritto alla morte. È questo il tema centrale che verrà sviluppato attorno al nuovo romanzo ‘In viaggio con la morte’ (Mursia) di Gian Luca Campagna giovedì 23 maggio dalle ore 17.30 presso il Circolo Cittadino di Latina in piazza del Popolo, 2.
L’evento è organizzato dal Dipartimento cultura dell’Udc, grazie alle capacità organizzative del responsabile Nicola Catani, nonché consigliere comunale di Latina, con la presenza della senatrice Paola Binetti, che interverrà anche in qualità di neuropsichiatra. Il convegno dal titolo ‘Udc per la vita’ parte proprio dal tema affrontato nel romanzo di Gian Luca Campagna, che pone questo continuo dualismo all’interno dell’architettura narrativa creata tra diritto alla morte contrapposto al diritto alla vita. Il tema verrà introdotto da Alessandro Paletta, commissario provinciale dell’Udc, con gli interventi oltre che della senatrice Paola Binetti anche degli avvocati Giuseppe Pesce e Roberta Tintari, oltre che dell’autore, moderati da Nicola Catani.
Così dopo il lusinghiero successo di critica e pubblico riscontrato al Salone del Libro di Torino, Gian Luca Campagna torna a Latina per presentare il suo romanzo.
Il romanzo affronta il tema della dolce morte, materia molto dibattuta in questo momento in Italia. Carla, vedova e malata terminale, contatta il giornalista romano Gianni Colavita che dieci anni prima ha seguito l’omicidio rimasto irrisolto di suo figlio. La donna gli chiede di accompagnarla nel suo ultimo viaggio in una clinica svizzera dove ha prenotato il suicidio assistito.
Il cronista decide di assecondarne le volontà ma solo a patto che il viaggio si trasformi in un’avventura per esaudire gli ultimi cinque desideri di Carla. Così, a bordo di una spider, la strana coppia inizia a collezionare frammenti di un puzzle che li riporterà ai fatti di dieci anni prima. E poi la Svizzera, per esaudire l’ultimo, disperato, desiderio. E risolvere finalmente il caso.
Un romanzo che tra colpi di scena, tensione e un pizzico di umorismo tiene il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Come in tutti i romanzi di Campagna il filo che lega giustizia, vendetta e perdono è molto sottile e in questo ultimo romanzo ‘Viaggio con la morte’ è invisibile per grande parte della storia fino a palesarsi in modo forte e dirompente nelle pagine finali.
«Tutti nasciamo coltivando il diritto alla vita, lo dobbiamo alla nostra natura, all’istinto di sopravvivenza, all’insegnamento cattolico, però conoscendo un mondo fatto di sofferenza resti spiazzato dal dolore, dall’angoscia e dal senso di vuoto di chi ha deciso per la dolce morte perché crede che sia arrivato il termine della linea della sua esistenza -racconta l’autore Gian Luca Campagna. Carla, la protagonista femminile del romanzo, dice ‘che andare incontro alla morte deve avere la stessa dignità di nascere e vivere, quasi vestirsi a festa. Una persona dovrebbe affrontare questo percorso in piena coscienza’. Parole dure da accettare ma il diritto alla morte presuppone la libertà dell’individuo».
In Italia la Corte costituzionale ha espresso un parere rispetto alla illegittimità costituzionale dell’art. 580 del Codice Penale (Istigazione o aiuto al suicidio), prevedendo una deroga all’applicazione dello stesso (non punibilità) in casi simili a quello posto in giudizio (Sentenza n. 242 del 2019 della Corte costituzionale, G.U. 27 novembre 2019 n. 48). La sentenza arrivò a conclusione della vicenda del tetraplegico Fabiano Antoniani, conosciuto anche come DJ Fabo, trasportato in Svizzera nel febbraio 2017 dall’attivista Marco Cappato, al fine di ottenere l’eutanasia.