“In merito alla situazione del “Fiorini” di Terracina, continuo a ricevere segnalazioni di evidenti problematiche che magari non interesseranno più di tanto l’apparato di potere della sinistra, che ha smantellato la sanità del Lazio, ma che purtroppo hanno un forte impatto sulla vita quotidiana dei cittadini. L’ultimo riguarda l’ennesimo guasto del nuovo macchinario per le “Tac” nel reparto di radiologia che non solo, ormai di mesi in modo ripetitivo, costringe decine e decine di utenti a dover fare la spola in ambulanza con gli ospedali di Latina e Formia per sottoporsi agli esami ma che, unita alla carenza di personale e altri strumenti tecnici, crea forti disagi e mortifica il lavoro stesso dei tanti professionisti che operano al “Fiorini”.
E’ quanto afferma Emanuela Zappone, già assessore al Comune di Terracina e candidata alla Regione Lazio per Fratelli d’Italia.
“Una situazione difficile, su cui già diverse volte gli esponenti locali di Fratelli d’Italia sono intervenuti per evidenziare un disservizio che riguarda soprattutto il reparto di radiologia e il pronto soccorso ma che non è certamente degna di un ospedale universitario. Non si può più tacere su queste vicende e come Fratelli d’Italia porteremo avanti le nostre battaglie facendo emergere i disastri della precedente amministrazione regionale per dare finalmente risposte alle esigenze dei cittadini. Se la sanità è lo specchio della Regione a guida Zingaretti credo che i cittadini del Lazio daranno una sonora bocciatura alla passata amministrazione. Forse D’Amato e i professionisti del potere della sinistra vivono da un’altra parte e hanno una visione distorta della realtà. I servizi ospedalieri continuano a essere inadeguati, a causa delle scellerate politiche adottate dall’amministrazione regionale Pd-M5S, con soppressione di presidi sanitari, carenza di personale, pronti soccorso super affollati con infermieri e medici costretti a turni di lavoro massacranti. L’ospedale di Terracina è uno di questi esempi di disservizio, nonostante il grande lavoro svolto quotidianamente dal personale sanitario, che si adopera in maniera encomiabile”, conclude Emanuela Zappone.