Siamo alla vigilia di una nuova emergenza rifiuti in provincia di Latina? Nei giorni scorsi, infatti, la società responsabile della discarica di Viterbo ha reso pubblico, in una nota, che a partire da metà novembre ‘bloccherà i conferimenti degli Ato non provenienti da Viterbo e Rieti’.
Niente più immondizia fuori provincia, quindi, compresa ovviamente quella prodotta dai cittadini della provincia pontina. La motivazione è da ricercare nelle volumetrie ormai in esaurimento del sito, che allo stato attuale è l’unico che serve tutto il Lazio.
In questo moment, infatti, le discariche aperte nella nostra Regione sono due; l’altra è quella di Albano Laziale, che fu riaperta con una ordinanza dall’ex sindaco di Roma Virginia Raggi e poi prorogata dall’attuale sindaco Roberto Gualtieri. Lì, però, si possono conferire solo i rifiuti della capitale.
Facile capire, quindi, come la decisione della discarica di Viterbo avrà forti ripercussioni sul resto della regione. Se gli impianti Tbm della Rida Ambiente di Aprilia e della Csa di Castelforte non potranno più conferire nella Tuscia, la provincia di Latina, ma il discorso vale anche per quella di Frosinone, avranno una brutta gatta da pelare…