La Polizia di Stato di Latina, nella giornata di ieri, ha tratto in arresto un uomo originario di Latina, un 30enne, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. All’arrivo degli investigatori della Squadra Mobile l’uomo, soggetto già noto alle forze dell’ordine in quanto gravato da precedenti specifici, ha tentato di disfarsi di 13 dosi di cocaina, gettandoli dalla finestra ma senza sapere che proprio sotto al balcone, erano già appostati gli operatori della Polizia che oltre a registrare il movimento hanno provveduto a recuperare lo stupefacente.
L’arrestato, non è riuscito però a liberarsi di tutto lo stupefacente che deteneva in casa. Nell’abitazione, infatti, gli uomini della Questura hanno recuperato ulteriori 20 dosi di cocaina, quasi mezzo etto di hashish e 1.100 euro contanti. Parte dello stupefacente era custodito all’interno di una cassaforte che è stata trasportata in Questura e qui forzata per accedere all’interno e recuperare la droga. Oltre a stupefacente e denaro veniva recuperato vario materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi:
1 coltello con lama richiudibile della lunghezza totale di circa 32 cm intrisa di sostanza tipo hashish
1 bustina di carta con all’interno sostanza polverosa bianca del peso di grammi 20,983 (sostanza da taglio)
2 rotoli di buste cellophane integre
1 rotolo di carta argentata
1 bilancino di precisione funzionante
due buste in cellophane con ritagli circolari all’interno
1 busta in cellophane uguale a quelle dei due rotoli con ritagli circolari
1 busta in cellophane nero circolare di grandi dimensione con all’interno evidente segno di polvere bianca
1 forbice
Oltre a detto materiale venivano rinvenuti, anche, degli appunti dal tenore apparentemente inequivoco ed in particolare 1 foglio di carta riportante cifre, quantità e denaro nonché la dicitura “cruda” e “cotta” palesemente riferibile alla sostanza stupefacente tipo “crack”
L’arrestato, ultimate le formalità di rito, veniva ristretto presso la locale casa circondariale di Latina a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Si ricorda che il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari, vige pertanto la presunzione di innocenza dell’indagato.