“La direttiva dell’UE sugli immobili residenziali da portare in classe energetica E va rivista e da tempo come gruppo ID in europarlamento ci battiamo per questo. Si tratta di un provvedimento che penalizza i cittadini e l’Europa non può restare sorda davanti alle criticità e soprattutto non può pensare di imporre tempistiche completamente irrealistiche. La normativa in questione prevede, tra l’altro che entro il 2030 tutti gli immobili residenziali debbano essere in classe energetica E (in genere ne fanno parte le case costruite in Italia tra gli anni 80-90) Si pensi però che circa il 60% degli edifici in Italia si colloca oggi tra la classe F e G. Entro il 2033 la direttiva impone poi il passaggio obbligato alla classe D. Secondo una prima stima servono circa 12 miliardi l’anno per aggiornare gli immobili”.
Lo afferma l’europarlamentare della Lega Gruppo ID Matteo Adinolfi, che prosegue: “E’ evidente come si tratti di obiettivi fuori dalla portata del nostro Paese. In ogni caso l’obiettivo di rendere meno dispendiose energeticamente le abitazioni è condivisibile e in questo senso è opportuno che l’Italia riprenda il progetto dell’ecobonus 110% modificando le storture che aveva il precedente provvedimento. Scritto male dal governo Conte si è rivelato uno strumento adatto alle truffe ai danni dello Stato. Bisogna intervenire per modificarlo e renderlo realmente utile per i cittadini e le imprese.
Per quanto riguarda poi le tempistiche per questa direttiva di efficientamento energetico, come Lega Gruppo ID nelle commissioni Ambiente e Industria, di cui faccio parte, faremo di tutto affinché ci siano delle modifiche alla direttiva, in particolar modo relative alle tempistiche che così come sono rappresentano una penalizzazione enorme per i cittadini che sono già gravati dalla crisi economica e dall’impoverimento dei salari”, conclude l’eurodeputato del Carroccio.