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Elezioni regionali, D’Amato: “La posta in gioco è la difesa della sanità pubblica”

Latina - "Sanità pontina la persona al centro", l'evento andato in scena al Circolo Cittadino con il candidato presidente Alessio D'Amato

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Incontri, convegni, tour, dibattiti e anche contrattempi. È questa la classica routine che vivono gli aspiranti presidenti e consiglieri man mano che ci si avvicina alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 febbraio.

Al Circolo Cittadino di Latina è andato in scena un incontro dal titolo “Sanità pontina la persona al centro”, che ha visto come protagonista il candidato presidente Alessio D’Amato, rallentato anche dal traffico per l’arrivo all’evento, insieme ai candidati al consiglio regionale Valeria Campagna e Andrea Palombi. Hanno partecipato anche altri esponenti del movimento civico LBC, come l’ex sindaco di Latina Damiano Coletta, Elettra Ortu La Barbera e Floriana Coletta, oltre alla dottoressa Gabriella Monteforte.

La sanità è ormai al centro della scena da anni, con la pandemia che ha cambiato tutte le percezioni della popolazione. Nel Lazio poi questo settore è particolarmente delicato, visto che ha vissuto un periodo di commissariamento di quasi dieci anni.

“Abbiamo passione, abbiamo competenza, capacità e freschezza. Ecco perché vinceremo – dichiara Alessio D’Amato – La posta in gioco è la difesa della sanità pubblica. Si scrive Rocca, ma si legge Storace. Noi siamo consapevoli che ci sono tante cose che meritano di essere migliorate. Abbiamo le certezze per gli investimenti, come la messa a terra del PNRR. Abbiamo programmi, idee e risorse e allo stesso tempo ragionare sul rafforzamento della rete ospedaliera. Sono stati finanziati sei nuovi ospedali e due sono nella provincia di Latina. In questi anni progressivamente il Lazio è sempre cresciuto a livello di assistenzialismo, sono dati ufficiali e monitorati. L’ultimo punteggio è 225. Andiamo a testa alta a vincere il 12 e il 13″ – conclude Alessio D’Amato.

“Un tema, quello della sanità, non scelto casualmente – afferma Valeria Campagna – perché ricade quotidianamente sui cittadini. Quando parliamo di sanità stiamo parlando della dignità delle persone. Ho l’onore di essere la capolista della lista civica di D’Amato in queste elezioni. Con la mia candidatura vogliamo provare a raccontare un’altra storia. In questi dieci anni di amministrazione Zingaretti tanto è stato fatto, ma delle criticità esistono ancora nella nostra provincia. Dobbiamo difendere con le unghie e con i denti questo lavoro. Il nuovo ospedale non è una promessa, è carta scritta perché ci sono i soldi. Non possiamo parlare di salute se non parliamo anche di salute mentale. Alessio D’Amato è per noi la persona giusta al momento giusto” – conclude Valeria Campagna.

Prima della presa di parola da parte dei candidati, si sono alternati gli interventi degli altri presenti all’evento, partendo dall’ex sindaco di Latina Damiano Coletta, che ha affermato che il Lazio è stata una regione modello durante il periodo del covid. 

La dottoressa Elettra Ortu La Barbera ha focalizzato la sua esposizione sul mettere la persona al centro per quanto riguarda le strutture sanitarie, considerando anche l’estensione della provincia di Latina, in modo da offrire lo stesso livello di trattamento tra un comune e un altro. “Il grosso problema della sanità, in questo momento, è anche legato alla carenza di personale”. “La telemedicina può essere uno strumento fondamentale”, le fa eco la dottoressa Gabriella Monteforte.

Nelle parole di Floriana Coletta l’attenzione si sposta sulla figura dello psicologo di base, con l’obiettivo, in caso di elezione di Alessio D’Amato, di istituire questo ruolo dando seguito alla mozione portata avanti nel Consiglio Comunale del capoluogo pontino. “Il suicidio rappresenta la terza causa di morte tra i ragazzi tra i 14 e i 25 anni”, conclude così l’esponente di Latina Bene Comune.

Non ci resta che attendere questi quindici giorni che ci separano dalle elezioni regionali per scoprire quali politiche avranno suscitato maggiore interesse nei cittadini aventi diritto al voto.

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