La risoluzione dei problemi che affliggono la Sanità del Lazio non può più attendere. I cittadini e gli operatori sanitari hanno diritto a risposte immediate e la politica deve mettersi al lavoro immediatamente per garantire il diritto alla salute, che è costituzionalmente sancito. Ne è fermamente convinto Giuseppe Schiboni, medico di professione e candidato alla carica di consigliere regionale nella lista di Forza Italia per le elezioni del 12 e 13 febbraio. «Le problematiche della Sanità del Lazio sono le stesse ormai da anni e non sono state trovate sino ad ora soluzioni reali. Le conseguenze sono ovvie: a farne le spese sono i cittadini, in primis coloro che rientrano nelle cosiddette “fasce deboli”, e tutti gli operatori sanitari che ogni giorno – afferma il candidato – devono fare i conti con carenze che sono di tipo strutturale, strumentale e, non per ultimo, di personale. La politica ha il dovere di intervenire subito su un sistema che negli ultimi anni, ancor più dopo l’esperienza della pandemia, ha evidenziato tutte le sue criticità, carenze e vulnerabilità».
«È impensabile – aggiunge Schiboni – che ad oggi, a causa di liste d’attesa interminabili, sia praticamente impossibile prenotare taluni esami e nel migliore dei casi, laddove si riesca a ottenere disponibilità, spesso occorre attendere tempi lunghissimi. A farne le spese sono le categorie più fragili, impossibilitate per ragioni di costi a rivolgersi alla Sanità privata per ottenere prestazioni per le quali, attraverso la tassazione, di fatto già pagano affinché vengano garantite dal Sistema Sanitario Nazionale». Complici gli anni della pandemia, i tempi di attesa per prime visite e visite di controllo si sono dilatati considerevolmente. Difatti, a fronte di un aumento della richiesta di prestazioni sanitarie, non c’è stato un aumento di attività erogate. E questo non tanto per problemi di natura economica, poiché con la legge di Bilancio 2021 sono stati messi a disposizione fondi (500 milioni) per pagare più prestazioni e più medici.
«Dobbiamo pensare a un piano straordinario di contenimento e abbattimento delle liste di attesa, ponendoci come primo obiettivo – dice Schiboni – quello di ripristinare quantomeno gli standard del 2019 per poi proseguire verso la realizzazione di un sistema virtuoso e realmente efficace. Inoltre, è prioritario potenziare i punti di primo soccorso e rivedere la medicina territoriale affinché garantisca a tutti i cittadini, in egual misura, di fruire di assistenza e diagnostica di primo livello. Di una migliore organizzazione ne beneficerebbero anche gli operatori sanitari, che ad oggi sono costretti a destreggiarsi tra mille difficoltà e problemi». Azioni a breve e medio termine, insomma, che vanno di pari passo anche con progettualità di più ampio respiro, tese – anche attraverso l’utilizzo dei fondi messi a disposizione con il PNRR – a realizzare strutture ospedaliere ben funzionanti e all’avanguardia. «Pensare e progettare una nuova Sanità – conclude Schiboni – non è utopia né fantascienza. È non solo possibile, ma anche doveroso: la Sanità del Lazio deve tornare a essere un modello virtuoso».