“Andare oltre il recinto delle appartenenze politiche, senza recriminazioni, veti incrociati, ma anche senza alcuna pretesa di egemonia, tanto meno nella scelta della figura del candidato a sindaco, rappresenta un atto di grande responsabilità delle forze politiche del centrosinistra terracinese. La costituzione di un campo largo è oggi un elemento di assoluta novità nel panorama politico locale dopo anni in cui hanno prevalso dissapori, divisioni e personalismi” queste le parole di Fabrizio Di Sauro, in corsa alla carica di sindaco di Terracina alle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio.
“Terracina Rinasce, M5S e PD hanno ritenuto maturo il tempo per aprire una prospettiva di alternativa in grado di fare i conti con gli errori del passato, ma soprattutto avere la capacità di investire sul bisogno di cambiamento di questa città. Comprendendo che è possibile stare insieme, non a partire dagli equilibri delle dinamiche politiche, ma dalla condivisione di un impegno per il cambiamento fondato sui contenuti, in grado di dare risposte concrete ad una città che chiede di essere liberata da questo senso opprimente di immobilismo e cupa rassegnazione. E ben consapevoli che il successo di questa alleanza è più importante di ciascuno dei nostri destini individuali”.
“Il centrosinistra – continua Di Sauro – può tornare ad essere realmente competitivo solo rinunciando al ruolo di forza di testimonianza, inseguendo vocazioni minoritarie, inscalfibili personalismi che producono soltanto irrilevanza elettorale e inconsistenza politica. E’ arrivato il tempo della responsabilità, di rompere gli indugi, agire di fronte alla gravissima crisi in cui versa la nostra città dopo vent’anni di malgoverno di centrodestra, e dopo l’ultima ferita inferta alla sua immagine a seguito delle note vicende giudiziarie. Un centrodestra chiuso nei suoi cerchi magici e nella ripetizione di schemi e personaggi ormai noti, preoccupato unicamente di conservare il proprio potere e di mantenere lo status quo. Di fronte alle grandi sfide che ci attendono, serve un nuovo modo di pensare l’organizzazione urbana in cui al centro di ogni processo di rigenerazione vi sia la persona e quindi il cittadino, il miglioramento della qualità della vita, l’inclusione sociale e la coesione territoriale”.
“In questo contesto, è assolutamente improbabile che la compagine politica che ha causato la drammatica crisi in cui versa la nostra città possa ripresentarsi per governarla. Terracina ha bisogno di cambiare pagina, di un’amministrazione capace di mettere in pratica politiche concrete e responsabili che garantiscano il benessere e lo sviluppo della città, che ne valorizzino il patrimonio e la cultura, e che siano in grado di garantire la legalità e la trasparenza nelle scelte amministrative” conclude Di Sauro.