Home Cronaca Esercitazione in mare, mezzi interforze per reagire ad un possibile attacco terroristico

Esercitazione in mare, mezzi interforze per reagire ad un possibile attacco terroristico

Esercitazione ad Ardea con la simulazione di un attacco terroristico. In mare navi della Guardia Costiera, artificieri e della Polizia

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Esercitazione ad Ardea con la simulazione di un attacco terroristico. Navi della Guardia Costiera, artificieri, motovedette della Polizia, Croce Rossa, mezzi ed elicotteri della Guardia di Finanza in azione al largo della costa di Ardea. Simulato un attacco terroristico alle piattaforme offshore di deposito gas. Il tutto con un grande dispiegamento di navi e mezzi al largo della costa. Secondo l’esercitazione è stato portato avanti un intervento come se si fosse innescata un’esplosione a bordo dell’imbarcazione che coadiuva le operazioni di scarico, rischiando di coinvolgere l’impianto marittimo, colmo di gas, durante la delicata fase di deposito. Uno scenario da incubo, con il rischio di una deflagrazione di proporzioni enormi: per questo è importante avere pronto un piano di intervento. A coordinare l’operazione, denominata Pollex 2022, la capitaneria di Porto di Roma, con l’ausilio di Polizia e Guardia di Finanza: simulata una minaccia terroristica intenzionale, volta a colpire i terminal e le infrastrutture portuali, con vittime e feriti da salvare. All’addestramento hanno partecipato anche i servizi tecnico-nautici attivi presso il porto di Fiumicino: dai rimorchiatori alle navi anti-inquinamento, dalle unità Sar di Anzio fino al team sanitario della Croce Rossa Italiana. “La gestione dell’emergenza è stata un successo – si legge in una nota stampa della Guardia Costiera – sia dal punto di vista della tempestività dell’azione che del coordinamento tra i diversi reparti. L’esercitazione ha permesso di testare l’addestramento di operatori del terminal ed equipaggi alle peculiarità delle operazioni di risposta ad emergenze che derivano da atti ostili intenzionali, verificare la tempestività ed approfondire il coordinamento degli interventi”.

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