Reati in materia tributaria ancora in primo piano in provincia di Latina dove i militari del Comando Provinciale delle Fiamme Gialle hanno concluso 12 controlli fiscali. Controlli che hanno permesso di scoprire ‘rilievi di natura fiscale per quasi 9 milioni di euro, sulla tassazione dei proventi illeciti’.
Condotta nel corso del 2021, l’indagine “Piccadilly” aveva portato le Fiamme Gialle pontine ad individuare un’estesa rete di riciclaggio, strutturata su uno scenario transnazionale e che vedeva implicati soggetti economici di diversi Stati esteri, tra cui Gran Bretagna, Bulgaria, Lituania. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, avevano coinvolto 19 soggetti, indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, autoriciclaggio ed intestazione fittizia di beni, disvelando un corroborato sistema funzionale a far confluire sui conti correnti di diverse società estere, con l’evidente scopo di farne disperdere le tracce, gli ingenti proventi generati da una frode fiscale perpetrata da diverse società partenopee operanti nel settore calzaturiero, quantificati in oltre 20 milioni di euro.
La prosecuzione delle investigazioni economico-finanziarie ha permesso di ricondurre, ai cinque indagati, la disponibilità di provviste originate dall’ingente attività di riciclaggio per circa 9 milioni euro, complessivamente considerati, segnalati agli Uffici dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competenti, per il “recupero a tassazione” quali provviste originate da illecito penale, nonché l’individuazione, a carico di ulteriori sette persone fisiche, residenti in diverse aree del territorio nazionale (Roma, Torino, Cosenza, Firenze, Palermo, Napoli) di disponibilità finanziarie detenute all’estero (Gran Bretagna ed Emirati Arabi Uniti) per un importo di 600.000 euro, completamente sconosciute al Fisco ed anch’esse segnalate alle Autorità competenti ai sensi e per gli effetti della vigente normativa sul cd. “monitoraggio fiscale”.