Inaugurata tra una folla di visitatori la Mostra dell’Andos al Forte Sangallo a Nettuno. Una settimana intensa, quella che sta vivendo l’Andos Nettuno Anzio, ricca di appuntamenti per ritrovarsi ed essere vicini alla popolazione. Dopo il successo ottenuto domenica scorsa, a seguito dell’iniziativa di effettuare una camminata per le strade del centro cittadino con la graditissima presenza del Commissario straordinario al Comune di Nettuno Bruno Strati, oltre naturalmente alla Presidentessa Carla Magliocchetti, le donne dell’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, hanno inaugurato il 18 ottobre presso il Forte Sangallo la mostra fotografica dal titolo “Da crisalide a farfalla”. Introdotta dalla Vice Presidente dell’Associazione Laura Orati, che a nome delle associate ha ringraziato la Presidentessa e quante hanno contribuito alla riuscita dell’evento, l’inaugurazione è proseguita con la lettura di una composizione letteraria dedicata alla mostra da parte dell’attrice Francesca De Francesco che ha descritto in modo appassionante la ricchezza dei contenuti artistici raffigurati nel percorso.
Ancora una volta le associate hanno dato ampia dimostrazione della loro vivacità intellettuale e voglia di fare, tipica di chi vive intensamente la propria vita raccogliendone quotidianamente il meglio che essa può offrire anche attraverso L’Andos, una associazione forte, ben radicata sul territorio, vero punto di riferimento sociale per quanti desiderano conforto e scambi di esperienze sul tema della lotta al cancro al seno. La mostra fotografica, aperta dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15, 30 alle 19, è parte delle attività artistiche delle donne dell’Andos, insieme a recitazione, musica e tanto altro, oltre naturalmente a quelle legate al recupero fisico. Protagoniste della mostra sono le stesse donne associate all’Andos che si raccontano attraverso i propri interessi e le proprie passioni, regalando rappresentazioni che nel loro insieme raccontano la bellezza, la tenacia e l’unicità delle donne, oltre la malattia. Arte fotografica vissuta con la propria immagine corporea per riappropiarsene superando le cicatrici che la vita a volte riserva, facendo leva sul desiderio di ripartire. Attraverso un percorso storico e solidale che riassume i 35 anni di permanenza sul territorio dell’Andos, dalle sue timide origini volute dalla compianta Laura Sebastianelli, fino alla odierna irrinunciabile realtà, la mostra si sviluppa su un ampio excursus di foto arricchite da frasi che toccano il cuore per l’emozione che trasmettono, rivolta a chi ha ancora dubbi e paure nell’affrontare le avversità della vita nella consapevolezza del superamento dei problemi, con la ricchezza di ha saputo trasformare l’angoscia in fervido impegno sociale.