Gaeta conquista il riconoscimento “Spighe Verdi 2023” per il 7° anno consecutivo

Il sindaco Leccese: "Raggiunti obiettivi importanti nella valorizzazione e sviluppo sostenibile dell’intero territorio rurale"

Gaeta è un Comune “Spighe Verdi 2023”. Il riconoscimento, conferito dalla FEE Italia – Foundation for Environmental Education, in collaborazione con Confagricoltura, viene attribuito alle località italiane che promuovono e favoriscono uno sviluppo rurale sostenibile e la tutela dell’ambiente, attraverso un sistema di certificazione collaudato con il programma “Bandiera Blu”.

Le Spighe Verdi 2023 sono state assegnate a 72 città appartenenti a 14 regioni: Piemonte, Toscana, Marche, Calabria, Puglia, Umbria, Campania, Veneto, Liguria, Abruzzo, Lombardia, Emilia-Romagna, Basilicata; i comuni virtuosi nel Lazio sono: Gaeta, per il settimo anno consecutivo; Pontinia, Rivodutri, Sabaudia e Canale Monterano.

L’iter procedurale, certificato ISO 9001-2015, ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla Commissione di Valutazione il raggiungimento del risultato finale. Nel gruppo di lavoro è stato importante il contributo di diversi Enti istituzionali, tra i quali il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle foreste; il Ministero per il Turismo; il CNR; i Carabinieri, oltre a Confagricoltura, partner di FEE.

Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. 

«Un risultato – ha spiegato il Sindaco Cristian Leccese – che conferma, anche quest’anno, come la nostra Città non possieda soltanto ottime qualità ambientali, certificate dall’ottenimento della Bandiera Blu, ma ci vede raggiungere obiettivi importanti nella valorizzazione e sviluppo sostenibile dell’intero territorio rurale. Un ringraziamento va all’impegno dell’Ufficio Ambiente e, in particolare, dell’Ingegner Giandomenico Valente per il lavoro svolto nella fase di raccolta ed elaborazione dei dati essenziali. Un percorso intrapreso che intendiamo proseguire nel segno della continuità per consentire alla nostra Gaeta di ottenere sempre più prestigiosi riconoscimenti». 

«Dopo la Bandiera Blu e la Bandiera Verde – aggiunge l’Assessore all’Ambiente Diego Santoro -, siamo molto soddisfatti del riconoscimento, per il settimo anno consecutivo, delle Spighe Verdi, che sottolinea quanto la valorizzazione del patrimonio rurale sia un percorso che intendiamo perseguire con sempre maggiore entusiasmo, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva della nostra comunità e delle imprese locali. Gaeta viene premiata ancora una volta per aver adottato strategie di gestione del territorio, intraprendendo un percorso virtuoso finalizzato alla tutela dell’ambiente e alla qualità della vita».

«Spighe Verdi – dichiara Claudio Mazza, presidente della FEE Italia – non premia un modello astratto di gestione territoriale, ma certifica azioni mirate e concrete, scelte quotidiane di amministrazioni, imprese e cittadini che concorrono a una gestione virtuosa accertata e condivisa. Con Spighe Verdi si certificano quei Comuni rurali che sanno porre al centro sfide importanti: dalla gestione ambientale al turismo, dall’agricoltura – cui sono fortemente vocati – alla cultura e all’enogastronomia, dalla mobilità sostenibile alla protezione e valorizzazione del paesaggio. La FEE è da oltre 30 anni accanto ai Comuni che intendono iniziare questo percorso, da sempre attraverso il Programma Bandiera Blu, e da otto anni attraverso Spighe Verdi. Ottenere la certificazione Spighe Verdi vuol dire aver compreso che non si può prescindere da virtuose e nuove politiche territoriali e che anzi, solo attraverso di esse, è raggiungibile un nuovo sistema economico, culturale e sociale realmente sostenibile e vincente».

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