Sono state approvate dal Consiglio Comunale, riunitosi alle 13:00 di ieri in aula consiliare, le modifiche dello Statuto Comunale e del Regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari, al fine di armonizzarne le disposizioni ai pareri del Ministero dell’Interno. A tal proposito, l’Assise ha stabilito che la Conferenza dei Capigruppo, in mancanza di accordo per la composizione delle Commissioni permanenti, esercita le funzioni delle stesse su decisione del Consiglio Comunale adottata a maggioranza e attraverso il voto ponderato dei singoli componenti.
Inoltre, la maggioranza ha presentato un emendamento, approvato, relativo all’art. 40 del Regolamento, “Partecipazione alle adunanze”, con il quale si è proposta la possibilità di partecipazione al Consiglio Comunale anche tramite modalità telematiche, informatiche e/o digitali.
«In questo modo – ha dichiarato il Sindaco Cristian Leccese – proseguirà l’opera di informatizzazione e digitalizzazione, che ci permette di diventare un Comune sempre più smart. Anche in base alle disposizioni del Codice dell’amministrazione digitale (CAD), è previsto che le Pubbliche amministrazioni, “nell’organizzare autonomamente la propria attività, utilizzano le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione. Inoltre, gli enti utilizzano, nei rapporti interni, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. Puntare sull’innovazione tecnologica e “servirsene” per rendere i servizi dell’Amministrazione comunale più efficienti e moderni è uno degli obiettivi che ci siamo prefissati e abbiamo voluto inserire nel nostro programma di mandato, in modo particolare per tutti i cittadini, i professionisti e gli imprenditori. Garantire anche ai Consiglieri Comunali, così come agli Assessori, di poter partecipare alle sedute anche da remoto, naturalmente dopo l’approvazione di un Regolamento apposito, consentirà una maggiore presenza e un più ampio esercizio della democrazia, così come abbiamo potuto constatare durante il periodo di emergenza dovuto al Covid-19».