Home Cronaca Già ai domiciliari per maltrattamenti, continua a perseguitare la compagna: 40enne in...

Già ai domiciliari per maltrattamenti, continua a perseguitare la compagna: 40enne in carcere

Il fatto a Sermoneta. L'uomo avrebbe continuato con le minacce nonostante gli arresti domiciliari. Trasferito nel carcere di Latina

- Pubblicità -
- Pubblicità -

La Stazione Carabinieri di Sermoneta, nell’ambito di un’aderente strategia di monitoraggio e ascolto attivo per l’emersione ed il contrasto sui reati di violenza di genere e dei maltrattamenti contro familiari e conviventi, continuano a rivolgere particolare attenzione alle vittime e alla salvaguardia della loro incolumità e sicurezza, oggetto di reati particolarmente insidiosi che, sovente, si sviluppano in ambito familiare che, solitamente, è da considerarsi sicuro.

In tale contesto, lo scorso 23 novembre, i Carabinieri della predetta Stazione hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un 40enne, indagato per maltrattamenti contro i familiari o conviventi, già sottoposto agli arresti domiciliari, emessa a suo carico dal G.I.P. del Tribunale di Latina, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a cui i militari operanti avevano rivolto la valutazione di una richiesta di emissione di una misura cautelare personale maggiormente adeguata. I Carabinieri, nel corso del tempo, hanno documentato le ulteriori condotte tenute dall’indagato. Infatti, dopo l’esecuzione di una prima misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla parte offesa eseguito il 4 gennaio scorso, la vittima, dopo aver superato l’iniziale riluttanza a denunciare quanto subito, ha ritenuto di rappresentare gli ulteriori episodi avvenuti ad opera dell’indagato, nonostante il divieto di avvicinamento cui era sottoposto. Per tale motivo, lo scorso mese di giugno, l’uomo fu sottoposto agli arresti domiciliari, ma anche in questo caso, nonostante la misura maggiormente afflittiva, l’uomo ha continuato a molestare la persona offesa dal reato, minacciandola con ogni mezzo possibile, tanto da indurre l’Autorità Giudiziaria a disporre, nei suoi confronti, la misura della custodia cautelare in carcere.

Espletate le formalità di rito, l’indagato è stato associato alla Casa Circondariale di Latina, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

- Pubblicità -
Exit mobile version