Bandiere arcobaleno colorano il mese di giugno, universalmente riconosciuto come il Pride Month o il mese del Gay Pride. Strade e città si dipingono per celebrare l’orgoglio della comunità LGBTQIA+ e per sostenerne i diritti. La sigla LGBTQIA+ è universalmente utilizzata per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender, Queer, Intersessuali e Asessuali, il + indica invece tutte le altre identità di genere e orientamento non comprese nell’acronimo.
Perché giugno è il Pride Month
Era la notte tra il 27 e il 28 giugno del 1969 quando all’ennesima retata della polizia nello Stonewall Inn, un bar gay del Greewich Village a New York, c’è stata una ribellione. Da allora ebbero inizio i “moti di Stonewall” che portarono alla nascita del movimento omosessuale con lo scopo di combattere per i propri diritti. A un anno dalle rivolte di Stonewall, il 28 giugno 1970, ci fu la prima parata per le strade di New York. Una ‘street parade’ che ancora oggi sfila in tutto il mondo e vede la partecipazione di associazioni e persone comuni, insieme, per la difesa dei diritti della comunità LGBTQIA+.
La bandiera arcobaleno
Chiamata anche “bandiera della libertà” (freedom flag), il suo utilizzo come simbolo dell’orgoglio gay e lesbico risale agli anni Ottanta. Dipinta da Gilbert Baker fu sventolata per la prima volta durante il Gay pride di San Francisco nel 1978. L’artista statunitense assegnò un significato a ognuno degli otto colori, simboleggiante un aspetto caro alla simbologia New age. Il rosa la sessualità, il rosso la vita, l’arancione la salute, il giallo la luce del sole, il verde la natura, il turchese la magia e l’arte, il blu la serenità, il viola lo spirito. Negli anni sono state tante le variazioni della bandiera utilizzate. Baker stesso tolse la striscia rosa perché la stoffa rosa non era facile da reperire commercialmente. Nel giugno 2015 il Museum of Modern Art (MOMA) di New York ha acquistato la bandiera originale a otto colori, esponendola nella galleria di design contemporaneo.
La Progress Pride Flag
Tra le variazioni più recenti della coseddetta bandiera arcorbaleno c’è la “Progress Pride Flag”, che aggiunge un triangolo laterale a sinistra con i colori nero (in ricordo dei morti di AIDS), marrone (per la tutale dei diritti delle persone afro-americane), azzurro e rosa (più triangolo bianco) per le persone trans e trasngender.
Il Pride in Italia
Con una manifestazione che ha visto la partecipazione di migliaia di persone, Roma ha ospitato il primo Pride unitario nel 1994. Ancora nella capitale si è tenuto nel 2000 il primo World Pride della storia ed è candidata ad ospitarlo di nuovo nel 2025. Il Gay Pride 2024 è invece in programma per sabato 15 giugno. – Fonte Agenzia Dire www.dire.it –