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“I cambiamenti climatici favoriscono le malattie infettive”: l’allerta del Ministro della Salute Schillaci

"Il picco dei decessi è avvenuto, nella nostra nazione, nei mesi più freddi, dicembre e gennaio e in quelli più caldi, luglio e agosto"

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“I cambiamenti climatici possono generare anche eventi estremi, come siccità, inondazioni, incendi e frane, minare la sicurezza alimentare o favorire la diffusione di malattie infettive. Scenari che contribuiscono ad aumentare le disuguaglianze, i conflitti, le migrazioni“. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo all’evento ‘Imprese, ambiente e formazione per la transizione ecologica’, organizzato dall’Università di Roma Tor Vergata. L’incontro si è svolto presso la Facoltà di Economia dell’ateneo capitolino. “Anche per questo- ha concluso l’esponente del governo- occorre oggi uno sforzo comune per favorire un processo virtuoso di transizione ecologica e diffondere e continuare a promuovere una vita sana e uno sviluppo sociale ed economico centrato su un uso sostenibile delle risorse ambientali a nostra disposizione”. 

Schillaci: “In Italia picco di decessi nei mesi più freddi e più caldi”

“L’evoluzione dell’ambiente ha ricadute importanti sulla salute. È sufficiente pensare alle conseguenze e ai rischi dovuti al riscaldamento globale, all’inquinamento atmosferico e ai cambiamenti climatici”, ha proseguito Schillaci. “Gli ultimi dati Istat, relativi al 2022, indicano che il picco dei decessi è avvenuto, nella nostra nazione, nei mesi più freddi, dicembre e gennaio– ha proseguito l’esponente del governo- e in quelli più caldi, luglio e agosto, coinvolgendo soprattutto le persone più anziane e i più fragili”. “Situazioni analoghe si erano già verificate negli anni passati- ha concluso Schillaci- a riprova di quanto i cambiamenti climatici abbiano assunto rilevanza crescente, anche sul piano della sopravvivenza, soprattutto nel contesto di una Italia che ha forte presenza di persone anziane”.

“Tutto è connesso, tutto è in relazione”

“Lo scorso anno, quando ero Rettore di questo ateneo, ho rimarcato l’importanza di tendere a una salute globale: dell’uomo, degli animali e dell’ambiente. Ancor più oggi, da ministro della Salute sono impegnato per rafforzare gli interventi per la tutela della salute, come diritto fondamentale, integrando l’approccio ‘One Health’ nelle strategie di prevenzione, preparazione risposta a tutte le esigenze sanitarie”, ha detto il ministro della Salute. “Perché- ha precisato l’esponente del governo- ‘tutto è connesso, tutto è in relazione’, mutuando il principio che ha ispirato il valore di ‘ecologia integrale’ nell’enciclica ‘Laudato sì’ di Papa Francesco, coniugando sostenibilità ed etica, bussole che dovrebbero guidare il nostro operato, nell’esercizio della professione, nel rapporto con il prossimo, nel rispetto dell’ambiente, nel perseguire il benessere della comunità”.

“Oggi siamo tutti chiamati ad attuare e a sollecitare politiche e comportamenti che favoriscano lo sviluppo sostenibile e il benessere della nostra comunità, con un filo conduttore che è la salute”, ha dichiarato Schillaci. “L’obiettivo 3 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite- ha proseguito l’esponente del governo- è ‘Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età’. Così come la ‘Transizione ecologica’ e la ‘Salute’ sono due specifiche missioni particolarmente significative del Pnrr”. “La salute e la sostenibilità- ha concluso- sono fortemente interconnesse. La salute in tutte le sue accezioni: umana, animale e ambientale secondo l’approccio ‘One Health’, che ho fatto mio da tanti anni, e anche secondo l’approccio ‘Planetary Health’, che ormai è imprescindibile”. – Fonte Agenzia DIRE.

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