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Il “Cammino di San Tommaso d’Aquino”: progetto di valorizzazione culturale e turistica per il Lazio

Sono veri e propri percorsi di conoscenza che oggi hanno un ruolo centrale anche nello sviluppo del turismo sostenibile

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Dal 2023, il Comune di Priverno, particolarmente legato a San Tommaso d’Aquino, è impegnato, insieme a tanti altri Soggetti, nella valorizzazione della sua figura e del suo pensiero, nell’ambito della straordinaria congiuntura dei tre centenari che riguardano la sua canonizzazione, 700 anni nel 2023, la sua morte, 750 anni nel 2024, e la sua nascita, 800 anni proprio in questo anno. Avere il privilegio di annoverare tra i conterranei uno studioso e un Santo di così eccezionale levatura, impone, infatti, la responsabilità di valorizzare i luoghi legati al suo passaggio terreno e l’immenso patrimonio culturale, religioso e filosofico che ci ha lasciato.

Per questo motivo, il Comune di Priverno, in qualità di soggetto capofila, nel 2022, ha sottoscritto con la Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, la Direzione Regionale Musei Nazionali Lazio, la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina e successivamente con il Comune di Maenza e la Regione Lazio, un Accordo di Valorizzazione per attuare un Piano strategico di Sviluppo Culturale intorno alle celebrazioni in onore dell’Aquinate, giungendo, tra le varie iniziative, anche all’istituzione di un Comitato Nazionale da parte del Ministero della Cultura, che il sindaco Bilancia presiede, e che si sta occupando di sostenere e promuovere attività in tutto il territorio nazionale.

Sempre nell’ambito di tali iniziative, il Gruppo dei Dodici, la stimata Associazione che promuove da anni il Cammino della Via Francigena del sud, ha sperimentato, percorrendolo interamente, quello che potrebbe diventare il Cammino di San Tommaso d’Aquino: un percorso tutto laziale, interno alle due Province di Frosinone e Latina, che unisce i luoghi che il Santo ha vissuto dalla nascita alla sua morte e quelli contigui ad essi.  Il percorso studiato dal Gruppo dei Dodici, coinvolge tanti Comuni del Lazio meridionale ed evidenzia le caratteristiche orografiche di ogni tratta, le distanze, il grado di difficoltà, i tempi di percorrenza, i siti di interesse storico, architettonico, religioso e, più in generale, socioculturale. La ricchezza e la diversità dei tanti cammini in Italia permettono di unire alle vie di fede e di pellegrinaggio, storie del passato di ogni territorio, culture locali e bellezze naturalistiche. Sono veri e propri percorsi di conoscenza che oggi hanno un ruolo centrale anche nello sviluppo del turismo sostenibile. Per questo, riteniamo che l’istituzione di un nuovo, e importante, cammino, quello di Tommaso d’Aquino, possa essere una grande opportunità di sviluppo per le aree interne delle nostre Province e un valore aggiunto per poter raccordare ed unire in azioni di sistema i nostri territori, accomunati dalla vita e dal passaggio del Santo, oltre che dalle stesse tradizioni storiche e culturali.

Pertanto, il Comune di Priverno, insieme al Gruppo dei Dodici, ha organizzato, il prossimo 20 febbraio, alle ore 10.30, presso il Punto di Informazione Turistica del Borgo di Fossanova, un incontro tra i Sindaci e gli Amministratori dei Comuni tomistici (Aquino, Roccasecca, San Giovanni Campano, Maenza, Priverno e Fondi) e quelli attraversati dal cammino (Santopadre, Arpino, Veroli, Boville Ernica, Pofi, Castro dei Volsci, Villa Santo Stefano, Prossedi) oltre che con le relative Associazioni Pro Loco, mettendo insieme una buona parte del territorio delle Province di Latina e Frosinone. All’incontro sono stati invitati gli Assessori Regionali al Turismo e alla Cultura e i Direttori Generali delle stesse Aree, la Direzione Regionale Musei Nazionali Lazio, Camera di Commercio Frosinone – Latina e la sua Azienda Speciale Informare. L’intento è quello di condividere il Progetto e confrontarsi per l’elaborazione di un iter amministrativo che, a partire dall’analisi dello studio realizzato dal Gruppo dei Dodici, possa condurre, anche attraverso una condivisione più ampia con associazioni e imprese del territorio, al riconoscimento e all’istituzione del Cammino di San Tommaso, colmando così una grave lacuna di cui non possiamo essere responsabili.

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