Era la notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912 quando il ‘re degli oceani’, così era stato ribattezzato il Titanic, si inabissò nelle profondità dell’Oceano Atlantico, dopo aver colpito un iceberg. Sono passati 113 anni da quel naufragio, che rimase da allora il più famoso di sempre. Tuttora, quella del Titanic è considerata la più grande tragedia navale della storia.
Il fascino del Titanic
La vicenda del maestoso transatlantico che affondò proprio nel suo viaggio inaugurale ha da sempre esercitato sulle persone un fascino fortissimo. Sarà per l’incredibile scherzo del destino che ha visto affondare al primo viaggio la nave più grande che fosse mai stata costruita allora, sarà per la scena struggente e romantica – che tutti abbiamo stampata in testa in modo indelebile grazie al film cult di James Cameron – dei 4 suonatori d’orchestra che continuarono a suonare fino alla fine, fino a che la nave non si impennò, finendo per poi spezzarsi e cominciare ad affondare verso gli abissi. Lo stesso fascino che la vicenda ha sempre esercitato, vale anche per il relitto, che giace sul fondo dell’oceano Atlantico, a 3.810 metri di profondità, a 600 chilometri da Terranova in Canada. Inabissatosi in due minuti nella tragica notte del 1912, ci vollero molti anni (73) prima che la carcassa del transatlatico venisse ritrovata. Fu individuata solamente nel 1985, dopo anni e anni di ricerche e di vera e proprio ‘caccia’ al relitto. È diviso in due tronconi: prua e poppa sono separate tra loro da una distanza di circa 600 metri. Alla tragedia del Titanic sono stati dedicati decine e decine di documentari e anche pellicole cinematografiche: il film più famoso, campione di incassi, è quello del regista James Cameron che uscì nel 1997 (l’anno successivo fece incetta di Oscar vincendone 11) e aveva come protagonisti Leonardo Di Caprio e Kate Winslet.
La storia del Titanic
Il Titanic salpò dal porto di Southampton, in Inghilterra, il 10 aprile 1912, diretto a New York. L’arrivo era previsto per il 17 aprile. Circa due giorni dopo la partenza, alle 23.40 del 14 aprile 1912, il Titanic entrò in collisione con un grosso iceberg. Nonostante l’equipaggio fosse stato avvisato della presenza di grossi banchi di ghiaccio sulla rotta, non furono prese le precauzioni adeguate. Oltretutto, fu deciso di aumentare la velocità del transatlantico, per arrivare un giorno prima a destinazione. Non è chiara la dinamica della collisione, né le manovre effettuate per evitare l’impatto. Era notte e, a causa della mancanza di binocoli, le vedette poterono avvistare l’iceberg solo quando ormai era troppo vicino.
L’affondamento
2 ore e 40 minuti dopo la collisione, alle 2.20 del 15 aprile, il Titanic era definitivamente affondato. 1518 persone morirono quella notte. Dei circa 2223 passeggeri imbarcati, solo 705 riuscirono a salvarsi, 6 dei quali recuperati dalle gelide acque. Tutti gli altri morirono. Grazie alle nuove tecnologie è stata ricostruita la dinamica dell’affondamento del Titanic.
Dopo il ritrovamento
Dal giorno del ritrovamento, partì un grande lavoro di studio del relitto. Ballard tornò sul Titanic nel luglio del 1986 a bordo della nave da ricerca. Poi tra luglio e settembre 1987 ci fu una grande spedizione sostenuta da investitori americani: vennero fatte 32 immersioni sul relitto con il sommergibile Nautile e vennero recuperati e portati a terra più di 1800 oggetti. Si recuperarono anche un pezzo da due tonnellate di un motore, una scialuppa di salvataggio e una valvola di sfogo del vapore situata sulla prua della nave. Tra il 1993 e il 2000 ci furono altre immersioni: altri 4000 oggetti tornarono in superficie.
L’idea (impossibile) di riportare a galla il relitto
Cominciò poi un grande dibattito sulla possibilità di riportare in superficie il relitto, o almeno una parte di esso: durante una spedizione nel 1996 venne tentato di sollevare una sezione della nave, pesante oltre 20 tonnellate. Le corde si ruppero quasi subito e non si poté continuare con le operazioni. Il tentativo di recupero venne fortemente criticato da archeologi marini, scienziati e storici, preoccupati per il possibile danneggiamento del relitto. Ci fu un secondo tentativo di sollevare lo stesso frammento nel 1998 e questa volta funzionò
Le visite commerciali e ‘turistiche’ al relitto
Il relitto continuò negli anni a esercitare un grande fascino e a essere studiato. Si fecero immersioni per studiare meglio la poppa, inizialmente poco considerata. E si fecero studi anche sui batteri che stavano provocando il deterioramento del relitto. Ma non solo. Cominciò a farsi strada anche un utilizzo del relitto a fini pubblicitari e commerciali e cominciarono anche le visite private al relitto, in vendita a prezzi stellari. Proprio nel corso di una di queste visite, effettuata dal sommergibile Titan, il 18 giugno del 2023 sono morte cinque persone, tra cui alcuni miliardari che avevano pagato per visitare il famoso relitto. Il sommergibile, a causa di una perdita di pressione, è precipitato verso il fondo dell’oceano durante la discesa ed è imploso.
Il relitto patrimonio dell’Unesco
Il 14 aprile 2012, giorno del centenario dell’affondamento della nave, il relitto è stato dichiarato patrimonio Unesco. Sempre nel 2012, lo studioso Robert Ballard annunciò un piano per preservare il relitto della nave, che comprendeva l’idea di dipingere il relitto, con l’impiego di robot telecomandati, utilizzando una vernice antivegetativa per evitare che i batteri consumino le lamiere.
Il matrimonio sulla prua del Titanic
Nel 1998 la società britannica Deep Ocean Expeditions è stata tra le prime a vendere al pubblico dei biglietti per andare a vedere da vicino il relitto del Titanic: costavano 32.500 dollari l’uno, ovvero quasi 30 mila euro di oggi. Nel 2001 una compagnia inglese mise in palio un’immersione con visita gratuita al Titanic che venne vinta da una coppia newyorkese: David Leibowitz e Kimberly Miller si sposarono all’interno del sommergibile che si andò a posare proprio sulla prua del Titanic, per ricordare la celebre scena di Rose e Jack (Kate Winslet e Leonardo di Caprio) abbracciati e affacciati dalla ringhiera di prua del transatlantico. La cosa provocò un certo scalpore. Molti parlarono di “cattivo gusto”.
Il museo irlandese dedicato al Titanic
Nel 2012 è stato inaugurato il museo del Titanic a Belfast, in Irlanda, proprio dove si trovava il cantiere Harland & Wolff, in cui fu costruita la famosa nave. La struttura – un museo ma al tempo stesso un monumento- si chiama ‘Titanic Belfast‘ ed è il museo sul Titanic più grande e più completo del mondo (non è l’unico). È disposto su sei piani e ripercorre la storia della famosissima nave, dalla sua costruzione fino al tragico affondamento. I visitatori possono ammirare all’interno del museo reperti, riproduzioni, modelli e proiezioni audiovisive. La visita permette di rivivere l’atmosfera del viaggio a bordo del transatlantico e la magia del film di James Cameron. – Fonte Agenzia Dire www.dire.it –