“La Rete dei Cittadini per Aprilia si è occupata sin dal 2009 di tematiche ambientali e in particolare con l’allora assessora all’ambiente Alessandra Lombardi è stata artefice del passaggio dell’intera città alla raccolta porta a porta e delle numerose campagne informative che l’hanno accompagnata per anni. Il nostro movimento civico si è sempre impegnato nella lotta verso la riduzione dei rifiuti, unica vera proposta contro impianti invasivi e dannosi, lo abbiamo fatto promuovendo parallelamente alla raccolta differenziata, altri progetti reali e concreti come gli incentivi economici ai cittadini virtuosi (totem e compostaggio domestico), l’ecocentro comunale, l’osservatorio dei rifiuti. A livello nazionale abbiamo promosso la legge di iniziativa popolare Verso Rifiuti Zero e in consiglio comunale abbiamo elaborato e portato al voto unanime dell’Assise numerose osservazioni e mozioni per arrestare gli iter di autorizzazione di discariche e impianti (o ampliamenti di impianti esistenti). Crediamo che esistano alternative a questi impianti, crediamo che Aprilia, il suo sistema di raccolta, la gran parte dei suoi cittadini, siano un chiaro esempio che esiste un modo per diminuire la quantità di rifiuti da avviare a smaltimento finale. Crediamo anche, e lo abbiamo detto e ripetuto in ogni atto e progetto, che Aprilia abbia dato tanto, troppo, in termini di impianti di trattamento rifiuti a uso della provincia intera e oltre. Per questi motivi ci uniamo alla richiesta accorata e giusta dei movimenti Aprilia Libera odv, Città degli Alberi e Movimento Legge Rifiuti Zero affinché il Commissario prefettizio Paolo D’Attilio accolga le istanze della cittadinanza e prosegua il ricorso al TAR contro l’ultimo impianto di CSS in fase di autorizzazione e difenda quindi il nostro territorio da ulteriori gravami per l’ambiente, per la salute e per la vivibilità degli apriliani” lo dichiara in una nota l’associazione Rete dei Cittadini d’Aprilia.