“Siamo vicini alla comunità indiana che sta piangendo Singh Satwinder, il lavoratore trentacinquenne deceduto ieri dopo l’incidente del nove aprile scorso. Con le nostre categorie della Feneal e della Uila abbiamo stabilito un contatto diretto con i familiari di Singh affinché possano raggiungere l’Italia al più presto per espletare le dolorose pratiche burocratiche e la reversibilità della rendita Inail”. Lo dicono in una nota Alberto Civica, Luigi Garullo, Massimo Purificato e Giorgio Carra, rispettivamente Segretario generale Uil del Lazio, Segretario generale Uil Latina, Segretario generale Feneal Latina e segretario generale Uila Latina – Frosinone.
“Siamo consapevoli che tutto questo non lenirà il dolore della famiglia di Singh e della comunità indiana di Cisterna – proseguono i segretari Uil – ma in questi frangenti, mentre alle autorità competenti spetta il compito di fare chiarezza sull’accaduto, il sindacato oltre a ribadire con fermezza che nel Paese occorre una politica che dia maggiore valore al lavoro e alla sua sicurezza quotidiana, ha anche il dovere morale di attivarsi per sostenere e aiutare chi sta provando un dolore straziante”.
“Tra gennaio e febbraio– concludono i sindacalisti – il pontino ha già fatto registrare due incidenti mortali, stesso numero del bimestre dell’anno precedente. In tutta la regione i lutti sono stati 11, undici anche nell’anno precedente. Su scala regionale il numero totale degli infortuni sul lavoro ha superato le seimila unità (6.231). Seppur parziali, quindi, i primi numeri dell’Inail lasciano pensare a un altro anno critico sotto il profilo della salute e sicurezza sul lavoro. E’ questo nel terzo millennio è intollerabile”