Home Salute e Benessere Intelligenza artificiale per la radiologia d’urgenza, al San Camillo la sperimentazione

Intelligenza artificiale per la radiologia d’urgenza, al San Camillo la sperimentazione

Un software che lavora come “secondo lettore” delle immagini radiografiche capace di individuare fratture, lussazioni, versamenti e non solo

- Pubblicità -
- Pubblicità -

Un assistente radiologo virtuale, alimentato dall’intelligenza artificiale, in grado di fornire “second look” alle immagini radiologiche in tempo reale. La Radiologia di Urgenza/Emergenza dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, da circa 6 mesi, ha sperimentato l’implementazione di software di intelligenza artificiale nell’ambito della Radiodiagnostica, capaci di offrire supporto alla diagnosi per lesioni osteoarticolari ed patologie polmonari.

La UOSD Radiologia di Emergenza/Urgenza del San Camillo – diretta da Michele Galluzzo, e afferente al Dipartimento Emergenza Accettazione e delle Chirurgie Specialistiche diretto dal Prof. Pierluigi Marini – gestisce flussi di lavoro estremamente intensi, sia dal punto di vista del numero di pazienti che della complessità degli esami. E’ infatti attiva 24 h/365 giorni, ed effettua un numero totale annuo di prestazioni pari a 84.561, di cui 41.792 esami TC e 35.084 esami radiografici. Questo richiede particolare attenzione nella refertazione, anche nei momenti più sfavorevoli, quali gli orari notturni.

A partire dalla fine del 2023 un team composto dal Dott. Galluzzo, Direttore della Radiologia Emergenza/ Urgenza, dal Dott. Riccardo Ferrari, Dirigente Medico presso la stessa struttura e Presidente eletto della sezione di informatica ed intelligenza artificiale della SIRM (Società italiana di Radiologia medica ed interventistica), e dall’Ing. Annarita Caporaso, Direttore della Ingegneria Clinica, ha avviato gli studi di fattibilità per implementare la dotazione tecnologica della Radiologia d’Urgenza con software alimentati dell’intelligenza artificiale, al fine di ottimizzare e migliorare, grazie alle nuove tecnologie, esiti, tempi ed utilizzo delle risorse.

Il risultato si è concretizzato nell’acquisizione di un software che lavora come “secondo lettore” delle immagini radiografiche, capace di individuare lesioni osteotraumatiche quali fratture, lussazioni e versamenti, oltre a lesioni focali dell’osso, e di fornire informazioni di supporto al radiologo nel diagnosticare alcune patologie polmonari in condizioni di urgenza, anche in radiogrammi eseguiti in situazioni difficili, ad esempio in pazienti allettati.

- Pubblicità -
Exit mobile version