Nell’ambito delle attività di prevenzione e diffusione della legalità, il 25 novembre 2023 la Compagnia CC di Formia rappresentata dal Comandante pro-tempore Ten. Alessandro Tolo e le Stazioni CC di Minturno e Scauri con i rispettivi appartenenti, il Comandante Lgt. Raucci Pasquale e il Mar. Ca. De Meo Simone, hanno partecipato alla conferenza tenutasi presso la sala consiliare del Comune di Minturno rivolta ai docenti ed alunni delle Scuole medie “Marco Emilio Scauro” di Scauri e “Antonio Sebastiani” di Minturno nell’ambito dello studio del piano “La scuola contro la violenza sulle donne, tra buone prassi e progetti educativi” elaborato dagli Assessorati all’istruzione -Pari opportunità ed alle Politiche Sociali -Welfare, in collaborazione con l’associazione “Veronica De Laurentiis ODV” di Formia.
Il progetto è stato finanziato dalla Regione Lazio in risposta a un Avviso pubblico sulla promozione di iniziative e di interventi di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere, attraverso l’educazione dei più giovani all’interno delle scuole. L’incontro tenutosi oggi è l’ultimo dei tre programmati dall’ente e che sussegue quelli del 16 e 30 ottobre in cui esperti in materia hanno potuto trattare nello specifico il delicato ed attuale argomento dell’educazione sentimentale nelle scuole finalizzato alla formazione dei più giovani sul rispetto della donna, e più in generale degli altri, sia nella vita scolastica che in quella privata e relazionale. Ad intervenire gli avvocati ed esperti in materia dell’Associazione Veronica De Laurentis O.D.V. che, attraverso un’approfondita analisi semantica, hanno argomentato il “binomio conflitto e violenza di coppia, la sindrome di alienazione parentale, la cultura della prepotenza maschile”.
Inoltre, è stata illustrata la psicologia maschile all’interno del meccanismo di violenza e la ricerca di autoassoluzione a seguito dei delitti perpetrati nei confronti delle donne. Successivamente hanno preso la parola alcuni degli alunni presenti che hanno esposto dei lavori di gruppo in cui sono emerse alcune ragazze vittime della violenza come Giulia Tramontano e da ultimo Giulia Cecchettin. Questi lavori sono stati presentati in lingua italiana, inglese e cinese, volto a simboleggiare come la violenza sulle donne sia un fattore interculturale, che coinvolge tutti.
A concludere il convegno l’inaugurazione, all’esterno della casa comunale, di una “Panchina Rosa” quale simbolo di rinascita e di contrasto alla violenza, in ricordo di tutte le vittime di femminicidio, ma soprattutto di coloro che hanno avuto la forza di denunciare e sono riuscite ad uscire dal tunnel della violenza di genere o della violenza domestica, riacquisendo la propria libertà.