Home Attualità Fondi pubblici, condannato Alessio D’Amato deve restituire 275mila euro

Fondi pubblici, condannato Alessio D’Amato deve restituire 275mila euro

E' arrivata in questi giorni una sentenza della Corte dei Conti che ha condannato l'assessore Alessio D'Amato a restituire 275mila euro 

- Pubblicità -
- Pubblicità -

La Corte dei Conti ha condannato l’assessore alla sanità della regione Lazio, Alessio D’Amato, a restituire fondi pubblici pari a 275mila euro. La sentenza fa riferimento a fatti accaduti tra il 2005 e il 2008: la Fondazione Italia Amazzonia Onlus ricevette fondi regionali che, però, sarebbero stati però, secondo la sentenza citata ieri dal Corriere della Sera, “indebitamente per finanziare l’attività politica della associazione Rosso-verde e del gruppo consiliare Ambiente e Lavoro, riconducibile a D’Amato”. All’epoca dei fatti D’Amato era consigliere regionale; secondo la sentenza era lui “l’effettivo dominus di entrambe le associazioni che dirigeva di fatto attraverso i suoi stretti collaboratori”.

L’assessore, in una nota, ha afferma di aver appreso della sentenza attraverso la stampa e commentato: “La ritengo ingiusta ed ingiustificata e contro la quale sarà depositato immediatamente l’appello da parte degli avvocati Angelo Piazza e Gennaro Terracciano”.

“Mi considero totalmente estraneo ai fatti risalenti ad oltre 15 anni fa, senza che peraltro sia stata fornita prova alcuna di un atto o fatto da me compiuto, rilevo che nonostante la procura regionale della Corte dei Conti per ben tre volte avesse aderito alle richieste procedurali dei miei difensori per ben tre volte e con motivazioni infondate e sorprendenti sono state respinte con verbali che non corrispondono all’effettivo svolgimento del giudizio e per questo motivo – annuncia D’Amato – sarà depositato un dettagliato esposto al consiglio di presidenza della Corte dei Conti e una denuncia per falso ideologico alla Procura della Repubblica di Roma. Sono assolutamente sereno e fiducioso nel giudizio di appello e continuo il mio lavoro al servizio dei cittadini”.

- Pubblicità -
Exit mobile version