“La diffida da parte dell’ex amministratore delegato e dei membri del CdA della società fallita Latina Ambiente nei riguardi del Comune di Latina nel proseguire con la richiesta di danni nel procedimento penale in corso è un atto piuttosto inquietante. Come gruppi di opposizione in consiglio comunale intendiamo esprimere il nostro disappunto e nello stesso tempo siamo al fianco della Sindaca per sostenere insieme la costituzione di parte civile nel processo per il fallimento della Latina Ambiente” i consiglieri comunali di Lbc, M5S, Pd, Per Latina 2032.
“Le diffide arrivate negli ultimi giorni all’Ente sembrano essere un attacco alla Sindaca – continuano i consiglieri comunali – a tutte le componenti politiche e di fatto a tutta la comunità da parte di amministratori che hanno guidato l’ex partecipata del Comune negli anni in cui ha gestito il servizio di igiene urbana, oggi indagati su cui pesano gravi capi di accusa tra cui la bancarotta fraudolenta e l’appropriazione indebita.
Al netto dei conflitti d’interesse che si sono configurati, al netto dell’esito della causa amministrativa e dell’eventuale rientro in bonis della società, la costituzione di parte civile è un atto dovuto e necessario nel momento in cui si devono difendere gli interessi di un’intera comunità. Se confermati i capi di imputazione, la società avrebbe avuto una gestione ben lontana dall’interesse pubblico: si parla di occultamento di perdite fino a 18 milioni di euro, crediti TIA gonfiati, emissioni di dividendi solo al socio privato e con bilanci in rosso, fitti non pagati, di uno stato di decozione certificato dal giudice già nel maggio 2016 e di altro ancora. L’accertamento della gestione illecita da parte dell’autorità giudiziaria consentirà al Comune il riconoscimento del danno subito, sia come immagine che materiale”.