“La pronuncia del Tar, arrivata dopo nove anni a chiudere un contenzioso contro Comune e società Ecoambiente, riapre il dibattito intorno alla discarica di Montello. Parliamo in particolare di un ricorso presentato nel 2014 contro una delibera di consiglio che, cambiando le carte in tavola rispetto a una precedente disposizione della stessa amministrazione, aveva favorito la società che gestiva gli invasi di Montello portando avanti la fascia di rispetto arborea intorno alla discarica su alcuni terreni agricoli limitrofi. Del caso si occupò anche la passata amministrazione guidata da Damiano Coletta sottolineando l’incongruenza prodotta dal Comune, senza poter tuttavia intervenire perché il ricorso era ancora pendente davanti al Tar”.
Con la sentenza del tribunale amministrativo, che sostanzialmente dà ragione ai ricorrenti e torto a Ecoambiente e Comune di Latina, Lbc torna a parlare della discarica di Montello, ricordando che, grazie all’intervento dell’amministrazione Coletta molte cose, dal 2016 ad oggi, sono cambiate e che, nella disattenzione generale di gran parte della politica rispetto a questo delicato tema, il movimento continuerà a vigilare.
“La discarica, quarta in Italia per volume di abbancamento dei rifiuti – spiega l’ex sindaco Damiano Coletta – è stata chiusa a ottobre del 2016, a pochi mesi dall’insediamento dell’amministrazione. Per le infiltrazioni della criminalità è stata al centro di una commissione parlamentare di inchiesta, a cui il sottoscritto ha dato il proprio contributo con una testimonianza. A febbraio del 2021, nel pieno della situazione emergenziale dovuta ai rifiuti di Roma, siamo riusciti a tenerla chiusa nonostante i tentativi di farla riaprire e abbiamo a più riprese chiesto alla Regione la possibilità del riconoscimento di un ristoro economico per i residenti delle zone adiacenti visto il depauperamento del valore dei loro immobili e della qualità della vita. E’ stato un risultato politico e amministrativo importante, ottenuto anche grazie alla fermezza politica e ai dati oggettivi delle analisi dell’Arpa Lazio che dimostravano la presenza di sostanze nocive all’interno del sito della discarica. Tutto questo ha rappresentato un passaggio chiave nella gestione dei rifiuti a Latina, consentendo di proteggere la comunità da ulteriori servitù. Dopo il lavoro fatto nelle passate amministrazioni abbiamo riportato il tema al centro del dibattito politico anche nel corso dell’ultima campagna elettorale, chiedendo la riapertura dello studio Eras per valutare l’impatto della discarica sulla salute della popolazione residente nella zona. Ora – conclude Coletta – non possiamo che augurarci che, rispetto alle scelte compiute in passato dalle giunte di centrodestra, si continui a proteggere il territorio e che si proceda tempestivamente anche alla riapertura dello studio Eras ormai datato. Manterremo alta l’attenzione anche su questo, continuando a lavorare nella stessa direzione, questa volta come opposizione”.