“Latina con il suo “Bonum facere” e il Comune di Gaeta rientrano tra le dieci finaliste nel concorso nazionale per l’aggiudicazione del titolo di Capitale italiana della Cultura. Un risultato che da pontino mi riempie di gioia e orgoglio e da rappresentante delle istituzioni mi rende ancora più consapevole del fatto che la strada intrapresa sia quella giusta. Due Comuni della stessa Provincia che, al di là di quella che sarà la scelta finale, vengono premiati, per delle proposte serie, concrete e soprattutto perché rappresentanti di unicità e potenzialità che abbiamo il dovere di continuare a valorizzare e far conoscere in tutto il mondo” Accoglie così la notizia dell’approdo in finale delle due candidature pontine il Senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.
“Evidentemente entrambe le proposte erano serie, concrete, apprezzabili. Soprattutto i due territori dimostrano di far parte di una provincia ricca, densa di unicità attorno alle quali è ora necessario fare sistema. Ancora una volta è un ente esterno che certifica quanto di grandioso possediamo nel nostro territorio. Ora spero che i detrattori facciano un passo indietro e invece di denigrare e criticare continuamente comincino a contribuire allo sviluppo di questo territorio. Non siamo una provincia perfetta – conclude Calandrini – i problemi ci sono ma ai problemi si possono trovare soluzioni. Criticare è più semplice ma anche più infruttuoso. Auguri alle due città e alle due amministrazioni in lizza per il ruolo di Capitale Italiana della Cultura. Comunque andrà, questo territorio ha già vinto”.
“Una bellissima notizia per tutta la nostra provincia. La giuria per la selezione della città Capitale italiana della Cultura 2026, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto i 10 progetti finalisti e tra questi ci sono quelli presentati da Latina e Gaeta. Si tratta di un riconoscimento importante per tutto il nostro territorio. Siamo l’unica provincia che ha due candidate al titolo di Capitale italiana della Cultura. Da esponente politico istituzionale esprimo viva soddisfazione per il doppio successo registrato da due splendide città ‘faro’ del territorio pontino. Ritengo altresì necessario creare una grande sinergia tra queste ed in generale tutte le realtà della provincia. Bisogna estendere le attività culturali, turistiche e promozionali a tutte le meraviglie che la nostra provincia ha da mettere in campo. Oltre al capoluogo e a Gaeta, possiamo annoverare delle autentiche ‘perle’ del mar Tirreno, come pure possiamo contare sulle straordinarie bellezze paesaggistiche del litorale e dei monti Lepini. Abbiamo tante realtà anche storiche, che possono connettersi all’altro grande pilastro da potenziare per un nuovo sviluppo economico, il turismo.
Sarà sempre più fondamentale concepire il comparto turismo/cultura al pari delle realtà industriali classiche. Il turismo e la cultura sono certamente trainanti per la nostra economia. Dovremo farci promotori dell’idea di un territorio turisticamente e culturalmente accogliente, sostenendo gli interventi necessari legislativi ed amministrativi per favorire ed incentivare le potenzialità di un settore che può rappresentare un solido futuro per un’area ricca di storia, bellezze paesaggistiche ed eccellenze enogastronomiche”.
Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.
“Tra i dieci progetti finalisti candidati a Capitale italiana della cultura 2026 rientrano quelli di Latina e Gaeta. La comunicazione, diramata nella mattinata odierna dal Ministero della Cultura, conferma la bontà del lavoro svolto dalle due amministrazioni comunali della provincia pontina, alle quali va il mio plauso, ma ancor di più l’inestimabile valore culturale che le due città hanno dimostrato di avere e che, attraverso il contributo finanziario di un milione di euro a cui aspirano con la vittoria del titolo, vogliono valorizzare e potenziare con prospettive di sviluppo nel breve e lungo periodo. Diverse per storia, caratteristiche geomorfologiche e urbanistiche, attitudini e patrimonio culturale e paesaggistico, Latina e Gaeta hanno dato prova di aver grande coraggio e ambizione, riconoscendo la necessità di mettere a sistema tempi e risorse e scalzando il pregiudizio della ‘cultura fine a se stessa’, legata solamente a intrattenimento o estetica. Diversamente le due città hanno ritenuto fosse arrivato il momento di investire nella cosiddetta industria culturale, abbracciando la cultura che crea impresa, produce e contribuisce al pil locale, creando occupazione e sempre nuove opportunità per i cittadini. Una direzione che auspico possa proseguire indipendentemente dalla vincita del titolo, nella consapevolezza di come oggi più che mai ci sia la necessità di assicurare crescita generalizzata ai territori, coinvolgendo le realtà in essi già presenti e stimolando nuove nascite, nell’ottica di un continuo e rinnovato sviluppo del tessuto socio-economico e produttivo”.
Lo dichiara in una nota l’eurodeputato della Lega Matteo Adinolfi.