Non si sono fatte attendere le reazioni politiche alla sentenza del Consiglio di Stato che, respingendo il ricorso dell’ex sindaco Coletta, ha in pratica disposto che, il prossimo 4 settembre, a Latina si torni a votare in 22 sezioni.
Nel dispositivo si legge che: “in sede di verificazione sono state riscontrate, in numerose sezioni, violazioni delle regole di voto e di scrutinio talmente gravi, manifeste e sistematiche, da far emergere un quadro di generale inquinamento del voto, che ne alteri in modo oggettivo la genuinità e soprattutto renda impossibile, con valenza assorbente ogni ulteriore considerazione, ricostruire l’effettiva volontà del corpo elettorale interessato”.
Una situazione che le forze dell’ordine dovranno verificare se sia dolosa e che ha causato, come detto, commenti soprattutto da quella che era l’opposizione di Coletta. Tra i primi ad intervenire il senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale d Fratelli d’Italia Latina: “La sentenza del Consiglio di Stato getta ombre persino più cupe della pronuncia del Tar. I magistrati parlano esplicitamente di una “estrema confusione” in alcuni seggi tale da influire negativamente sull’attendibilità del risultato elettorale.
Altro che vittoria legittima, quella di Coletta è stata una vittoria opaca. Il sindaco della legalità e della trasparenza, quello che doveva cambiare libro, ha scritto una delle pagine più buie della storia di Latina. Fortunatamente questa è stata l’ultima sua malefatta, perché l’era Coletta a Latina è finita definitivamente. Alla città non resta che affrontare il voto il prossimo 4 settembre, dove agli elettori sarà restituito il diritto democratico che un anno fa gli è stato sottratto con l’inganno”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Pina Cochi, coordinatore comunale Lega Latina: “Nella sentenza si legge come: “in sede di verificazione siano riscontrate, in numerose sezioni, violazioni delle regole di voto e di scrutinio talmente gravi, manifeste e sistematiche, da far emergere un quadro di generale inquinamento del voto, che ne alteri in modo oggettivo la genuinità e soprattutto renda impossibile, con valenza assorbente ogni ulteriore considerazione, ricostruire l’effettiva volontà del corpo elettorale interessato”. Proprio per quest’ultima precisazione, è giusto che la parola torni ai cittadini di Latina. La Lega è pronta insieme al centro destra unito ad offrire il suo sostegno a Vincenzo Zaccheo”.