«La nomina di Agostino Marcheselli a direttore generale del Comune di Latina non è una sorpresa. La scelta su di lui è stata fatta da tempo, prima e a dispetto della selezione pubblica per la copertura di questo ruolo così importante. L’ha ammesso anche la Sindaca, in conferenza stampa, quando ha sottolineato che è stata lei a decidere questo nome in virtù della conoscenza del territorio che vanta l’ex capo di gabinetto delle consiliature Zaccheo e di essersi avvalsa in questi mesi, ufficiosamente, della sua collaborazione. Ci chiediamo a questo punto a cosa sia servito un avviso, se non a sperperare denaro pubblico».
Così i consiglieri dell’opposizione, in seguito alla conferenza stampa convocata per annunciare la nomina del nuovo direttore generale dell’Ente. «È stata indetta una procedura pubblica a cui hanno partecipato 30 candidati, – continuano i consiglieri di Lbc, M5S, Pd e Per Latina 2032 – ma inutilmente. Quell’incarico era già destinato, forse ancora prima dell’elezione di questa amministrazione. Per ammissione della stessa Sindaca, infatti, che questa mattina ha confermato la presenza abusiva, inopportuna e ai limiti della legalità di Marcheselli negli uffici pubblici, in riunioni amministrative e politiche pur non avendo ancora nessun ruolo e nessun titolo, giustificandola col bisogno di un aiuto professionale. Marcheselli è la figura giusta perché è nato a Latina e qui ha sempre operato, dunque conosce il territorio più di chiunque altro, ha detto la prima cittadina. Peccato che il neo direttore abbia frequentato e lavorato per il Comune illegittimamente, godendo di un evidente vantaggio sugli altri candidati alla selezione. Un modo di fare che espone l’Ente al rischio di contenziosi e ricorsi da parte di chi ha partecipato al bando ed è stato ingiustamente penalizzato».
«Non saremo noi a giudicare l’operato del Comune, ma chi è preposto a farlo. Stiamo raccogliendo la documentazione necessaria – concludono i consiglieri – per segnalare questa inusuale e incresciosa vicenda a tutte le autorità competenti. Una brutta pagina scritta da quest’amministrazione, l’ennesima, insieme a quella non meno imbarazzante del conflitto d’interesse per l’assessora all’Istruzione Francesca Tesone. Giunta e maggioranza continuano a muoversi con faciloneria, senza alcun rispetto delle istituzioni e della comunità e sempre a un passo dal burrone dell’illegalità. Un modus operandi, tristemente noto, che nel tempo ha portato il capoluogo a più gestioni commissariali».