«Con la variazione di bilancio approvata in aula, l’amministrazione Celentano perde l’opportunità di utilizzare oltre 2 milioni di euro per il Dopo di Noi a Latina. Un fallimento frutto di un’azione priva di pianificazione politica e programmazione strategica». L’aspra critica al provvedimento discusso nel consiglio comunale odierno arriva dal capogruppo del M5S Maria Grazia Ciolfi.
La variazione si è resa necessaria per salvare i fondi PNRR intercettati dalla precedente amministrazione e destinati al Dopo di Noi. Gli immobili confiscati alle mafie che dovevano ospitare il progetto non possono essere utilizzati per motivi di sicurezza, le somme restano a disposizione del distretto sociosanitario Latina 2, ma la sede del progetto di autonomia per le persone con disabilità sarà la Casa Domotica di Sabaudia.
«Come per l’ex Banca d’Italia e l’ex Garage Ruspi, il Comune – afferma Ciolfi – fa la scelta più facile. Questi sono strumenti fondamentali non solo per realizzare un progetto di welfare di primaria importanza, ma anche per riqualificare la nostra città, per contrastare la criminalità e l’onda crescente di violenza che si sta registrando nel capoluogo. Non bastano i tavoli tecnici a fronteggiare l’emergenza attuale».
«È vero che è importante il distretto, è vero che l’investimento è salvo e per questo vanno ringraziati gli uffici, tuttavia – sottolinea la consigliera – è innegabile che l’amministrazione abbia perso l’opportunità di recuperare dei beni confiscati alla criminalità organizzata per un utilizzo sociale a vantaggio della collettività e delle fasce più vulnerabili. La lotta all’illegalità non si fa solo a parole».
Una stoccata arriva anche al modo di procedere: «Un consiglio convocato in urgenza, con una delibera di oltre 30 pagine arrivata in commissione martedì scorso senza i documenti integrativi utili a capire le conseguenze di questa variazione. Ancora una volta l’opposizione non viene messa in condizione di svolgere bene il proprio lavoro. Diversamente da quanto affermato dal consigliere Coriddi, l’assise civica non è un organo chiamato a ratificare le decisioni prese nelle commissioni».
«Ci auguriamo – conclude la consigliera – che vengano subito convocate le commissioni competenti per una mappatura del patrimonio comunale confiscato alle mafie e una verifica delle condizioni di questi immobili ai fini di un riutilizzo per scopi sociali».