Se nel primo bimestre del 2024 le ore di cassa integrazione che l’Inps ha concesso alle lavoratrici e ai lavoratori della provincia pontina sono state oltre 161.687 – più del doppio rispetto al primo bimestre del 2023, quando erano state 74243 – nei primi quattro mesi dell’anno in corso sono salite a 407124. Un trend non proprio tranquillizzante, se consideriamo che nel primo quadrimestre dello scorso anno si erano attestate a 221.703. L’analisi dei numeri – che la Uil di Latina ha estrapolato dallo studio sugli ammortizzatori sociali del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL Nazionale – gettano ombre sulla tenuta del tessuto produttivo di Latina e della sua provincia.
“Nei primi quattro mesi dell’anno – spiega Luigi Garullo, Segretario generale della Uil di Latina – il nostro territorio ha fatto registrare un incremento della cassa integrazione pari a 83,6 punti percentuali. Soltanto in un altro territorio laziale lo studio Uil ha censito una crescita maggiore, che si è verificata appunto a Rieti, dove il confronto tra i due quadrimestri del 2023 e del 2024 ha fatto emergere una crescita delle ore di cassa integrazione pari a 86,2 punti percentuali. Nelle altre province invece i numeri sono in flessione, tanto che il dato regionale complessivo si attesta a quasi 11milioni di ore nel primo quadrimestre 2024 contro le oltre 18milioni di gennaio aprile del 2023, con un meno 39,7%”. Al di là delle flessioni e degli incrementi l’industria, l’edilizia e il commercio sono i settori nei quali si è maggiormente ricorso alla cassa integrazione.
Allargando per un momento lo sguardo ai confini regionali, la percentuale di crescita registrata nel territorio pontino possiamo ritrovarla in altre città italiane quali Vicenza (86,3), Matera (85,7), Teramo (86,7). “Le crisi aziendali in corso, la mancanza di una strategia nazionale per mettere in campo una seria e concreta politica industriale in grado di assicurare crescita economica – conclude Garullo – relegano il nostro territorio in una situazione di stress che va monitorata. La crescita delle ore di cassa integrazione non va sottovalutata. Bisogna infatti prestare massima attenzione a questi segnali di e supportare lavoratrici e lavoratori impedendo loro il rischio di essere definitivamente espulsi dal mondo del lavoro”.