“La giornata di oggi è una di quelle che amo definire un concreto contributo alla crescita del territorio. Una risposta pratica alle esigenze di un tessuto economico che, in un quadro di competitività internazionale, riconosce nell’agricoltura il suo elemento fondante. Una giornata che rivendica l’importanza del dialogo e dell’integrazione tra istituzioni, operatori e forze imprenditoriali per immaginare una politica di sviluppo rurale da costruire insieme, nel rispetto delle autonomie di ciascun soggetto che partecipa al percorso”. – Così il presidente della Camera di Commercio Frosinone-Latina, Giovanni Acampora, è intervenuto nella mattinata al Primo World Cafè dell’anno di LIFE Grace. Presso l’Istituto Alberghiero IPSOEA Celletti di Formia, si è parlato di produzioni zootecniche sostenibili da Aree N2000 del Lazio nella filiera della ristorazione di qualità. “World Cafè per un modello di cooperazione per rafforzare il business tra filiera Horeca e allevatori operanti nei siti Natura 2000”, questo il tema centrale dell’incontro.
“Il mio sincero ringraziamento va agli organizzatori di questa iniziativa – ha proseguito Acampora – all’ARSIAL, quale coordinatore del partenariato del progetto Life Grace, finanziato dalla Commissione Europea, che ci ha offerto l’opportunità di un confronto per condividere soluzioni utili a restituire vitalità alle nostre aree rurali focalizzando l’attenzione, in particolare, sull’importanza dell’equilibrio ambientale, sulla sostenibilità degli allevamenti estensivi, sui vantaggi di un’agricoltura di qualità, sulla varietà del paniere delle produzioni dei Monti Ausoni-Aurunci, oltre che sulla necessità di una reale cooperazione tra tutti gli attori locali per dare forza al sistema economico territoriale. Grazie alla dirigente scolastica dell’Istituto Alberghiero, Prof.ssa Monica Piantadosi, che ci ospita, per la passione e il forte senso di appartenenza ad una realtà scolastica da sempre modello di apertura al territorio. E grazie alle associazioni di categoria ed agli imprenditori del territorio perché, con le loro conoscenze e competenze, hanno fatto la differenza nel contributo al dibattito odierno. Il mio particolare saluto va ai ragazzi che qui, oggi, costruiscono il loro ed il nostro futuro”.
Poi, il presidente della Camera di Commercio si è soffermato sulla situazione dell’area vasta Frosinone-Latina, per indicare i punti su cui operare con urgenza, tenendo conto della complessità dei fattori esterni ed interni che condizionano lo stato attuale del settore agroalimentare: “Le principali tendenze da contrastare – ha evidenziato Acampora – riguardano i prezzi bassi per le produzioni agricole, i costi di produzione in crescita e l’iniqua distribuzione tra i soggetti della filiera del valore che il consumatore paga per i beni alimentari. Su queste tendenze non esiste la possibilità di intervento da parte dei singoli operatori e perciò bisogna attivare un processo condiviso e allineato a livello organizzativo e gestionale. Bisogna, dunque, rilanciare un modello di cooperazione per uno sviluppo rurale incentrato sulla salvaguardia dell’ambiente, sulla difesa della biodiversità, sulla conservazione del paesaggio, sulla tutela del suolo e delle risorse naturali e sulla valorizzazione delle produzioni tipiche”.
L’attenzione è stata poi focalizzata sulla conservazione dei pascoli nell’area rurale dei Monti Ausoni-Aurunci: “Bisogna lavorare insieme percentrare l’obiettivo della conservazione dei pascoli e salvaguardare habitat e popolazioni zootecniche ad alto rischio di abbandono e degrado. La mia convinzione è che un aiuto duraturo non può certo prevedere un piano di rilancio limitato ad una sola componente del sistema. Occorre, invece, cercare soluzioni capaci di coinvolgere il territorio nel suo complesso creando un’immagine unitaria e rappresentativa dei diversi fattori che sono alla base della sua identità”.
Acampora ha, dunque, tracciato la rotta: “Una soluzione con effetti a lungo termine può essere lavorare ad un’alleanza tra filiere significative e di riferimento per i soggetti del territorio coinvolto.Al riguardo, l’indirizzo generale della Camera di Commercio è quello di intervenire sui mercati come interprete delle esigenze espresse sia dagli operatori economici che dai cittadini-consumatori riconoscendo le Filiere Produttive protagoniste indiscusse delle strategie di Qualità Totale. Strategie, queste, secondo cui il prodotto agricolo di qualità è uno strumento per favorire la crescita e la valorizzazione dell’identità locale grazie all’apporto delle sue componenti paesaggistiche, ambientali e storico-culturali. A tal fine, valuto con favore la sinergia proposta con il sistema della ristorazione perché, se davvero vogliamo promuovere il paniere, dobbiamo puntare sul potenziamento dell’attrattività sia turistica che commerciale dell’area dei Monti Aurunci. Le filiere devono sostenersi a vicenda e fare rete. Solo così è possibile prevedere un orizzonte di sviluppo e competitività del sistema e dare una risposta efficace ad un bisogno espresso di rigenerazione territoriale. Siamo chiamati ad una sfida di cultura progettuale che richiede l’impegno di tutti i soggetti pubblici e privati. Noi, come Camera di Commercio siamo pronti a fare la nostra parte”.