Il campionato di Eccellenza femminile sta per entrare nel vivo e per la Women Latina Calcio è in programma una sfida molto difficile. Infatti, domenica 22 gennaio alle ore 11, presso la ex Fulgorcavi, le ragazze nerazzurre dovranno vedersela contro il Montespaccato. Parliamo di un vero e proprio scontro diretto, perché le due compagini sono appaiate a quota 14 punti in classifica, staccate di due lunghezze dall’Academy Ladispoli e in piena corsa per i play off. Per l’occasione, LatinaNews ha avuto il piacere di intervistare il tecnico della Women Latina Moreno Mancini.
Domenica c’è lo scontro diretto contro il Montespaccato, come arriva la squadra e quali sono le sue sensazioni?
“Le sensazioni sono positive, durante questa settimana abbiamo lavorato bene anche se c’è stata pioggia e abbiamo dovuto cambiare il campo per allenarci, infatti, siamo andati alla Samagor che è un sintetico. Domenica sappiamo che è una partita importante e tutte le ragazze mi sembrano abbastanza concentrate”.
Che tipo di campionato è quello dell’Eccellenza femminile?
“È un campionato molto combattuto a livello di vertice, nel senso che ci sono cinque squadre per quattro posti che consentiranno l’accesso ai play off. C’è da lavorare e c’è da vincere, soprattutto per questa partita contro il Montespaccato, perché siamo a pari punti con loro e ci potremmo staccare e stare un pochino più tranquilli in caso di vittoria”.
Il movimento del calcio femminile è in crescita, ma a Latina, dal suo punto di vista, quanto è difficile portare avanti un lavoro del genere?
“Il problema fondamentale è quello che ancora non siamo a livello professionistico. È chiaro quindi che le ragazze ogni tanto non vengono a fare gli allenamenti e hanno qualche problemino. Non c’è una mentalità ancora professionale, non dico professionistica ma proprio professionale. Questo è un problema, perché se uno riuscisse a far allenare tutte le ragazze insieme sarebbe ancora meglio. Ora vedo una maggiore apertura anche per quanto riguarda le iscrizioni al settore giovanile da parte delle famiglie rispetto a prima. La cosa bella sarebbe poter creare un vivaio o una scuola calcio solamente femminile, in modo da poterle portare fino alla prima squadra avendo una tecnica di base molto solida”.
Nel progetto del Presidente Farina oltre alla prima squadra ci sono anche le formazioni giovanili. Crede che possano essere un valore aggiunto?
“Sicuramente sì, ci sono delle ragazze molto valide e io qualcuna me la porto anche dietro. Sono ragazze brave che si impegnano molto. Speriamo di poter creare questo vivaio, proprio a partire dai 6-7 anni come fanno nelle scuole calcio maschili. Sarebbe un enorme valore perché arriverebbero all’età delle under tecnicamente con delle basi molto solide”.
Luigi Calligari