L’obesità è una patologia complessa che colpisce una persona su sette nel mondo. Nonostante la sua gravità e il fatto che interessi tutto il pianeta, determinando una spesa sanitaria pari a quella per i tumori, spesso chi è affetto da obesità viene considerato “colpevole” della sua patologia.
“L’obesità colpisce le fasce più fragili della popolazione. Lo stigma basato sul peso è spesso trascurato, ma è uno degli aspetti più significativi. Anche per questo è necessario un approccio multidisciplinare, che si faccia carico dell’aspetto psicologico dei pazienti, troppo spesso sottovalutato, ma fondamentale in un percorso di cura efficace” ha sottolineato Narciso Mostarda, Direttore Generale del San Camillo di Roma.
L’Obesity Unit dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, coordinata dalla Professoressa Maria Grazia Carbonelli direttrice UOC Dietologia e Nutrizione e dal Professor Pierluigi Marini direttore Chirurgia Generale e delle nuove tecnologie, è un’unità multidisciplinare, che attraverso percorsi altamente personalizzati rende possibile la presa in carico globale dei pazienti, partendo dagli aspetti legati alla nutrizione e all’endocrinologia, senza mai trascurare il sostegno psicologico, fino agli interventi di chirurgia bariatrica, che nell’ospedale laziale vengono effettuati anche con il sofisticato Robot Da Vinci. L’obesity Unit opera in maniera trasversale, trattando l’obesità per quello che è: una malattia e non un problema estetico.