«Abc è un’azienda sana, guidata da un management che l’ha traghettata dalle macerie del fallimento
di Latina Ambiente verso una gestione che inizia a dare frutti: dipendenti motivati e consci di
contribuire ai primi risultati apprezzabili». Così Maria Grazia Ciolfi, capogruppo del M5S di Latina,
al margine della visita ad Abc di lunedì scorso con gli attivisti Malagola, Pietrolucci e Sacchetti.
La visita aveva come obiettivo la comprensione dello stato di fatto per lo stallo percepito in tutti i
quartieri della città. «Con l’avvento della nuova amministrazione nulla è stato fatto per completare il
porta a porta, – afferma Ciolfi – solo annunci roboanti volti a denigrare l’operato di Abc, a partire dalla
due diligence costata ai cittadini 43mila euro, quando il bilancio dell’azienda passa già attraverso
due revisioni dei conti (quello di Abc e quello del Comune). Una caccia alle streghe, sbandierando
costi troppo alti, accuse alla gestione circa il +30% delle bollette e promesse di sconti per il 2024. In
relazione all’aumento dei costi è necessario ricordare che è stato causato per il 70% dai 7 milioni di
crediti di dubbia esigibilità, caricati sul piano economico finanziario di Abc dal commissario Valente
quando l’assessora Nasti era subcommissaria. Perché solo oggi ci si preoccupa di ridurre quei costi
che prima si è ritenuto necessario aumentare?».
La consigliera del M5S conferma poi la posizione contraria rispetto al taglio dei compensi al CdA.
«Abc è un’azienda specializzata e come tale necessita di elevate competenze ai vertici. Inconcepibili
le cariche onorifiche ipotizzate dall’Udc per il CdA. Eliminare la governance aziendale la
trasformerebbe in un gigante privo di testa e quindi di gestione. Così facendo, al contrario, i rifiuti
torneranno ad essere gestiti dalla politica nell’accezione più negativa, come già avvenuto nel passato
con Latina Ambiente, poi fallita. Infine sarà fondamentale – aggiunge – far comunicare le banche dati
di Abc e Tari, affinché tutti i cittadini regolarizzino la posizione. È necessario continuare a stanare le
utenze fantasma attraverso il porta a porta che ha già fatto emergere oltre 3mila utenze per 1 milione
di euro».
«Ringrazio l’ingegner Ascoli per l’attenzione prestata alle proposte avanzate dai nostri attivisti circa la
raccolta degli olii esausti, delle batterie e dei medicinali. Quello dei rifiuti speciali è un tema difficile
e di grande rischio per l’ambiente».
«Il M5S – conclude – crede nelle potenzialità nel percorso di Abc. Siamo a un passo dal
raggiungimento del risultato sperato e l’unico modo per conquistarlo è dare fiducia all’azienda stessa,
al suo management e ai suoi dipendenti, condividendo con loro eventuali correttivi per migliorare il
servizio e continuando a sensibilizzare i cittadini a una corretta esecuzione della differenziata. Tale
buona pratica si traduce in minori costi, ma soprattutto in ricavi che possono essere reinvestiti,
politica che ha già iniziato a fare Abc: il Comune ha incassato oltre 2 milioni di euro grazie alla
vendita del materiale ottenuto dai rifiuti ben differenziati attraverso il porta a porta».
M5s visita Abc: “L’azienda è in salute e ha intrapreso il sentiero giusto”
Il capogruppo del M5S e una delegazione di attivisti hanno incontrato il direttore Ascoli e il CdA, a confronto su indirizzi e proposte
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