“Quanto accaduto a Satnam Singh ci sdegna profondamente. L’unica risposta che possiamo dare è corale e forte, per tale ragione saremo presenti alla manifestazione indetta dalla CGIL alle ore 17.00 in Piazza della Libertà”.
Lo dichiara in una nota il Movimento 5 Stelle Lazio.
“Saremo lì non solo a testimoniare solidarietà – ribadisce il coordinatore regionale Carlo Colizza – ma anche per affermare il nostro impegno politico in Regione con azioni concrete per la sicurezza sul lavoro e per il contrasto al caporalato, questioni da sempre prioritarie nella nostra agenda politica, come dimostrato con l’interrogazione presentata dal capogruppo M5S in regione Zuccalà nella quale si chiedeva alla giunta Rocca di rendere conto sullo stato dell’arte del progetto P.E.R.L.A, promosso a Latina nel 2019 dall’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio, con lo scopo di fronteggiare il fenomeno del caporalato in agricoltura, arginare le agromafie e promuovere processi virtuosi di inclusione e re-inserimento socio-lavorativo dei migranti, finanziato con fondi europei per un valore di oltre 1.300.000 euro. Un progetto che aveva dato a Latina risultati importanti. La risposta all’interrogazione non è mai arrivata ed il progetto non è stato rifinanziato in bilancio a testimonianza, della disattenzione della giunta regionale di centrodestra sull’argomento”.
“C’è la necessità che anche l’amministrazione comunale di Latina sia parte attiva in questa battaglia – afferma la consigliera comunale di Latina, nonché coordinatrice provinciale, Maria Ciolfi – assicurando la sua presenza ai tavoli decisori, nelle sedi competenti, in difesa e tutela dei diritti dei lavoratori che operano nelle campagne e nelle aziende locali, per garantire gli adeguati controlli sul territorio ed attivare i percorsi e gli strumenti di emersione del lavoro nero e di sostegno alle vittime del caporalato, affinché possano denunciare e sottrarsi a questa disumana forma di schiavitù”.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte – concludono i consiglieri regionale Adriano Zuccalà e Valerio Novelli – in Regione Lazio e in tutte le sedi istituzionali e non, perché quanto accaduto a Latina è disumano e mette il nostro Paese alla pari con nazioni dilaniate da guerre intestine, fame e povertà estrema, dove la vita umana perde valore. Ma noi siamo in Italia, un Paese del G7, e non possiamo continuare ad assistere a simili atrocità, di fronte a un’indifferenza sempre più grave”.