Nel corso dell’attività di vigilanza ambientale sul territorio, il personale del Nucleo Operativo Polizia Ambientale della Capitaneria di porto di Gaeta, a completamento di specifiche attività d’indagine svolte con l’ausilio di tecnici dell’ARPA Lazio – Sezione di Latina, ha rilevato gravi infrazioni in materia ambientale. All’esito degli accertamenti e delle verifiche condotte, infatti, un’impresa casearia operante nel comune di Fondi risultava sprovvista di qualsivoglia autorizzazione ambientale per il trattamento e lo scarico delle acque reflue provenienti dalla lavorazione e trasformazione del latte e dalla produzione di prodotti caseari e responsabile per un’irregolare gestione delle immissioni inquinanti, che, direttamente recapitati all’interno di limitrofi canali ed aste fluviali, determinavano un conseguente interessamento dell’ambiente marino. Lo scarico in questione è stato nell’immediatezza sigillato, con conseguente applicazione alla ditta delle specifiche prescrizioni da parte della polizia giudiziaria operante, asseverate dall’organo tecnico ambientale (ARPA Lazio).
Dagli accertamenti sono emerse, anche, violazioni alle norme poste a tutela dell’inquinamento dell’aria e rilevanti infrazioni alla normativa sulla gestione dei fanghi dell’impianto aziendale di trattamento dei reflui. I reflui, a seguito del controllo e nel rispetto delle prescrizioni impartite dal personale operante, sono stati successivamente opportunamente trattati ai fini dello smaltimento da parte di ditta autorizzata. Al trasgressore, che ha ottemperato alle specifiche prescrizioni impartite dalla polizia giudiziaria ai sensi del Testo Unico per la tutela dell’ambiente, è stata irrogata da ultimo una sanzione amministrativa per 11.500 euro. All’esito di ulteriori distinti controlli nel territorio del Comune di Gaeta in materia di depurazione delle acque e scarico in corpi idrici superficiali, sono stati elevati 3 distinti processi verbali di illecito amministrativo, di cui 2 puniti nel massimo fino a euro 20.000, per aver superato i valori limite di emissione fissati per legge e un ulteriore processo verbale di illecito amministrativo di 3.000 euro per mantenere uno scarico senza osservare le prescrizioni contenute nel provvedimento di autorizzazione. Le attività di vigilanza ambientale del Nucleo di polizia giudiziaria della Capitaneria di porto di Gaeta – spiega una nota – continueranno nei prossimi giorni in linea con le pianificazioni operative del Centro di Controllo Nazionale Ambiente del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto.