Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina ha emesso un provvedimento di divieto di avvicinamento alla parte offerta per un 34enne di Sezze. Provvedimento che è stato notificato dai carabinieri della stazione setina.
L’uomo si sarebbe reso responsabile, in varie occasioni, di comportamenti violenti nei confronti della moglie, veri e propri maltrattamenti. Lei, impaurita da eventuali ritorsioni, non l’aveva mai denunciato.
Ad un certo punto, però, non ce l’ha più fatta. Troppe e troppo reiterate le violenze subite tanto da farle trovare il coraggio di recarsi dalle forze dell’ordine. I militari l’hanno messa a proprio agio, facendola sentire al sicuro, e lei ha raccontato quanto aveva subito dal marito nel corso del tempo.
È stato il comandante Ilaria Somma a spiegare alla signora che quanto stava accadendo non rientrava strettamente nella sua sfera privata. Al contrario, “l’intimità e la fiducia connesse alla relazione costituivano un’aggravante”, come si legge nel comunicato diffuso dal comando provinciale. E’ stato poi fatto presente che ci sono strumenti strumenti di protezione e di tutela delle donne, vittime di tali violenze, grazie ai quali è possibile sottrarsi a tali comportamenti.
Sono stati quelli che si chiamano indizi di reità raccolti dai militari della stazioni di Sezze ad indurre il Procuratore aggiunto, Dott. Carlo Lasperanza, a richiedere immediatamente al Giudice per le indagini preliminari di Latina l’applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare. Non solo, al marito stato anche vietato l’avvicinamento alle persone offese e ai familiari conviventi. Richiesta accolta dal Giudice che emetteva il provvedimento a tutela delle persone coinvolte in questa trista vicenda.
“L’invito del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina – si conclude la nota – rimane sempre quello di trovare il coraggio di denunciare e segnalare: solo la denuncia può mettere in salvo le donne dai loro persecutori”.