Home Regione Lazio Medici di famiglia dipendenti? Rocca: “Riforma ineludibile, le Regioni sono d’accordo”

Medici di famiglia dipendenti? Rocca: “Riforma ineludibile, le Regioni sono d’accordo”

Il presidente della Regione Lazio ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera sull'ipotesi di cambiare lo status giuridico dei medici

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«Abbiamo avviato un lavoro informale per arrivare a un testo da discutere, una volta pronto e concordato fra noi, in sede di Conferenza delle Regioni. Siamo a livello di bozza grezza. La volontà comune, da parte delle venti Regioni, e dico 20, è di accelerare i tempi di una riforma ineludibile». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca sull’ipotesi di cambiare status giuridico dei medici, passandoli da liberi professionisti a dipendenti, come gli ospedalieri.

«Come capo di una Regione voglio poter decidere dove e per quante ore i medici di famiglia devono prestare servizio visto che è da qui che escono i soldi per pagarli in base al servizio prestato per il sistema pubblico. Devo avere la completa disponibilità di gestirli – ha dichiarato Rocca – Ci sono tanti professionisti diligenti. Però è anche vero che i cittadini ci scrivono per segnalarci difficoltà di trovare lo studio aperto o di farsi inviare le prescrizioni per l’acquisto di farmaci. E non parliamo di quello che succede di sabato e domenica. Al pronto soccorso c’è la ressa, gente che non ha trovato alternative sul territorio. Non dovrebbero essere loro a fare da filtro? Se un quartiere della periferia romana, poco ambito, resta sguarnito del medico andato in pensione, vorrei poterne disporne la sostituzione. Il cittadino pretende risposte. Non voglio essere ostaggio di persone che pongono paletti».

E rispondendo alla domanda se “l’accordo di convenzione nazionale non è una garanzia?” ha aggiunto: «No. È proprio questo il punto. Quell’accordo deve essere poi declinato sul territorio dalle Regioni. E ci troviamo a dover contrattare tutto. Se vogliamo che il medico partecipi alla campagna antinfluenzale devo prevedere circa 6 euro in più a paziente. E non tutti i dottori accettano di aderire.  È un continuo negoziare».

Per quanto riguarda l’argomento privatizzazione il presidente ha aggiunto: «La privatizzazione è quella che stanno progettando con L’Enpam, il loro ente previdenziale, proprietario di immobili, e non mi faccia aggiungere altro».  E alla domanda se “Le piace la proposta di legge di Forza Italia?”, ha affermato: «Devo leggerla. L’aspetto non negoziabile è la piena disponibilità delle ore. Sul resto si può discutere».

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