Mobilità, il pensiero di Europa Verde Terracina

La dichiarazione del co-portavoce Gabriele Subiaco sulle infrastrutture viarie, ferroviarie, portuali nel territorio di Terracina

Sono anni che si parla di dotare la città di Terracina di un Piano della Mobilità, uno strumento che consenta di mettere mano a tutta la mobilità cittadina prevedendo le esigenze di tutti gli utenti, considerando tutte le modalità di spostamento, le infrastrutture stradali e di servizio esistenti, e quelle necessarie, gli snodi di trasporto principali, un disegno organizzato e chiaro delle modalità di spostamento delle persone e delle merci con l’obiettivo di garantire una mobilità cittadina efficiente, sicura, economica e rispettosa della salute e dell’ambiente. Uno strumento che sia finalmente in grado di promuovere una moderna mobilità intermodale, ispirata all’economia circolare e sostenibile nonché alla riduzione del flusso veicolare, puntando sul trasporto pubblico locale non inquinante con corsie dedicate e su un trasporto extraurbano su ferro.

Relativamente al tema delle infrastrutture, per noi, assoluta priorità va: alla manutenzione e alla messa in sicurezza di tutte le strade urbane ed extraurbane, a cominciare dalla messa in sicurezza della Strada statale 148 Pontina che collega Terracina con Latina e Roma, dell’Appia viste le numerose e pericolosissime immissioni e i recenti incidenti mortali nei tratti urbani della strada statale SS7 posti all’ingresso della città e della Superstrada Frosinone-mare (attualmente priva di una corsia di emergenza), che collega la località con Frosinone e provincia, nonché con l’entrata dell’autostrada A1 per Roma e Napoli, data anche l’importanza del interporto di Frosinone, fra le infrastrutture nodali del sistema logistico regionale; al progetto e alla realizzazione della struttura definitiva del Ponte sul Sisto, da alcuni anni servita da un ponte provvisorio con passaggio a senso unico alternato, in affitto.

Riguardo la Pontina, insieme ai comitati e alle associazioni ambientaliste, Europa Verde dice no, da anni,  e convintamente alla inutile e dannosa autostrada Roma-Latina, rimasuglio di un abortito Corridoio Tirrenico Meridionale (CTM), chiedendo una Arteria Statale pubblica senza pedaggio, da Terracina a Roma.

Sempre in tema di infrastrutture, in particolare ferroviarie, riteniamo che sia necessario, dopo 10 anni, affrontare con decisione e chiarezza la questione treno a Terracina definendo requisiti, progetto, risorse economiche complessive e tempi sia per la messa in sicurezza di tutto il fronte franoso esteso che include la dorsale del Monte Cucca e di Punta Leano che per la rimessa in esercizio della tratta ferroviaria in modo da poter arrivare ad una decisione finale da parte delle Regione e RFI.

Come pure di assoluta rilevanza è la questione Porto di Terracina, da decenni un’area in attesa di sistemazione ma che nel frattempo versa in uno stato di assoluto degrado con l’assenza dei servizi di base minimi , l’annoso e non risolto problema dell’insabbiamento e una serie di situazioni al contorno incancrenite e “singolari”, veramente una vetrina poco decorosa per una città che ospita più di centomila turisti in transito durante l’estate verso le isole pontine e che dovrebbe invece porsi il problema di come servirli al meglio anche per convincere una quota di quei turisti a soggiornare nella nostra Città con una adeguata offerta turistica e servizi all’altezza. Il Piano Regolatore Portuale, in fase di approvazione e sul quale, inviammo a fine 2021 in Regione Lazio le nostre osservazioni su VAS, conservazione delle aree verdi e sviluppo in chiave sostenibile dell’area portuale, coglie solo alcune di queste esigenze che meriterebbero una più accurata e precisa considerazione oltre che di risorse adeguate.

Sono passati alcuni decenni dall’ultima opera importante in tema di mobilità a Terracina, la tangenziale della città realizzata con la galleria a doppio fornice sotto Monte Giove di 2700 metri di lunghezza, e forse è il momento di tornare a parlare di mobilità e di infrastrutture per la mobilità a Terracina e farlo proprio in occasione dell’elaborazione dei progetti strategici necessari per l’implementazione del PNRR. Viene da chiedersi quali opere ed interventi, degni di nota, siano stati programmati e realizzati dalle Amministrazioni di Terracina in questi anni e cosa sia stato effettivamente pianificato, progettato e portato a termine da chi oggi, dopo anni di cattiva amministrazione, ha perfino l’ambizione di candidarsi a livello regionale. E’ necessario allora porre fine a questa incapacità programmatica ed operativa che purtroppo interessa e impatta in modo negativo non solo sulla mobilità ma su molti altri settori vitali.” Dichiara Gabriele Subiaco co-portavoce di Europa Verde Terracina.

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