Dopo mesi di attesa, è stata presentata nel corso del consiglio comunale dei giorni scorsi la mozione proposta dal gruppo consiliare del PD sul tema Ius Scholae. Con la premessa di essere a conoscenza della portata nazionale della riforma volta a garantire la possibilità di acquisire la cittadinanza italiana all’esito dello svolgimento di percorsi scolastici, i consiglieri Valeria Campagna, Daniela Fiore e Leonardo Majocchi hanno deciso di presentare questa mozione anche nell’assise comunale considerandola una battaglia di civiltà che riguarda un milione tra bambini e bambine formalmente stranieri nati e cresciuti sul territorio italiano che frequentano le scuole nel nostro Paese. Il tema ha a che fare con i diritti mancati, considerando che l’ultima legge sulla cittadinanza risale al 1992, ma nel frattempo in più di 30 anni la società italiana è molto cambiata e oggi è dovere delle istituzioni praticare l’inclusione tra persone di origini diverse e soprattutto tra ragazzi e ragazze uniti dalla condivisione di cultura, linguaggio e senso di appartenenza, che però sono ancora vittime di discriminazioni quotidiane.
“La nostra città è da sempre caratterizzata da inclusione e accoglienza proprio perché sviluppatasi dall’incontro di popoli differenti provenienti da territori diversi con culture e dialetti variegati. Da questa considerazione siamo partiti per presentare un tema come questo in discussione al consiglio” spiega la consigliera Campagna. “Anche l’ amministrazione locale può fare qualcosa perché parliamo di bambini e bambine che ormai frequentano abitualmente le nostre scuole dai primi gradi di istruzione fino al liceo e all’università. Concittadini e concittadine che vivono insieme a noi, parlano la nostra lingua e hanno, molto spesso, la nostra cultura, sono privati di un diritto fondamentale quale la cittadinanza” continua. “Con questa mozione, oltre a voler provocare un dibattito che speravamo potesse andare oltre le rigide opposizioni di partito, chiedevamo in primo luogo alla Sindaca di farsi promotrice, tramite una relazione con i gruppi parlamentari di provenienza, di un sostegno all’iter di approvazione della legge sullo ius scholae ma anche di convocare la consulta cittadina della scuola per promuovere percorsi di inclusione nelle scuole e fare un lavoro di mappatura e conoscenza del reale tessuto multiculturale della nostra città. L’obiettivo era quello di poter agevolare l’inclusione, la formazione e la consapevolezza in tema di cittadinanza prendendo come riferimento tante buone pratiche già presenti negli istituti scolastici” conclude la capogruppo del Partito Democratico.
Con grande rammarico, nonostante le dichiarazioni di apertura di intenti manifestata da alcuni consiglieri, la mozione è stata bocciata in blocco, a discapito della disponibilità del PD ad accogliere emendamenti e modifiche al testo della mozione per garantirne la massima condivisione. “Speravo che in virtù delle sensibilità dichiarate si potesse, con una grande apertura da parte nostra, arrivare ad una votazione unanime o a maggioranza. Mi dispiace che ciò non sia avvenuto, non c’era tentativo di polemizzare ma volontà di portare una proposta concreta sul tema locale della promozione dell’inclusione. Penso che sia un’occasione persa. Siamo delusi perché molte dichiarazioni condivisibili si sono scontrate con una contrarietà per partito preso. Continueremo ad insistere su questa battaglia per noi fondamentale, affinché tutte e tutti a latina abbiano gli stessi diritti”.